Regionali, Bori: "Per il Pd grande risultato politico ed elettorale, l'Umbria torna ad essere un modello"
"Risultato straordinario sia politico che elettorale per il Partito democratico in Umbria: le urne che si sono appena chiuse hanno consegnato una vittoria non scontata e non banale al centrosinistra di Stefania Proietti. Il Pd dell’Umbria, rispetto alle Regionali di cinque anni fa, cresce sia in termini assoluti che percentuali, con un balzo di quasi 10 punti. Quasi raddoppiato anche il numero degli eletti, che passano da cinque a nove. Siamo tornati ad essere ampiamente la prima forza politica regionale, grazie ad un lavoro che ci ha visti impegnati in termini di rinnovamento del gruppo dirigente e radicamento nei territori, sia di cambiamento della proposta politica.
Non siamo solo il perno di un’alleanza ampia e plurale, che in questi mesi è diventata anche un modello a livello nazionale grazie al Patto Avanti, ma ne siamo anche il collante che ha permesso di concretizzare candidature valide e vincenti insieme ad una proposta politica credibile, in grado di valorizzare le specificità di ciascuno. Abbiamo condiviso fin da subito e in maniera unanime la proposta di Stefania Proietti, consapevoli del valore che la sua figura di amministratrice concreta, impegnata e civica, rappresentasse non solo per noi ma per la società regionale. Intendo ringraziarla per l’impegno instancabile, la forza e la determinazione messa in campo in questi mesi e sono certo che contribuirà a dare all’Umbria quel riscatto che merita sui temi fondamentali.
Siamo stati determinanti sul piano nazionale e abbiamo fatto la differenza sul piano politico: quello che è accaduto in Umbria non può essere archiviato come una casualità o un incidente di percorso, come stanno tentando di fare la presidente Meloni a livello nazionale e la destra di Tesei a livello locale. Quello che siamo stati capaci di fare in Umbria è un modello che può essere replicato ed esportato, a partire dal progetto costruito dal basso e nei territori, così come il programma partecipato e condiviso. Un modus operandi che può segnare un punto di svolta nella modalità con cui il Partito democratico è chiamato a fare non solo l'opposizione, ma a costruire l’alternativa. A partire dalle azioni chiave della destra che privatizza e svuota i servizi pubblici, primi fra tutti la sanità, la scuola e i trasporti”.
Tommaso Bori,
segretario regionale del Partito Democratico
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