politica

L'altra Orvieto

venerdì 12 aprile 2024
di Daniela Tordi (Proposta Civica)

Usciamo dall'incontro con gli abitanti delle frazioni di Canonica e Sugano con un rinnovato senso di gratitudine e di simpatia, di sincera simpatia per le persone che, abitando nei borghi sparsi intorno alla Rupe, convivono con gli stessi problemi da anni. E che, tuttavia, venendo a conoscere Roberta Palazzetti, dimostrano da un lato di nutrire ancora una speranza di cambiamento e dall'altro di sentirsi nonostante tutto una comunità, aldilà delle difficoltà che pure causano un tangibile senso di isolamento e di frustrazione.



Ed è per questo che crediamo andrebbe anzitutto data loro voce con sistematicità, non limitando  il contatto alle occasioni elettorali, ma assumendoci fin da ora l'impegno a tenere aperto un canale diretto di comunicazione e confronto, se saremo investiti di un ruolo all'indomani del voto amministrativo. Il potenziale delle frazioni è grande ed ignorarlo appare davvero molto sciocco, prim'ancora che ingiusto. Sono borghi solitamente incastonati in aree di pregio paesaggistico e ambientale, vie di fuga dai ritmi accelerati della vita urbana con un forte potere attrattivo in termini non solo e non tanto di turismo occasionale, ma di vera residenzialità.

Occuparsi di queste realtà significa pertanto cogliere una concreta opportunità di crescita e di sviluppo, che ad oggi appare non solo ignorata dall'amministrazione comunale, ma offesa da una patente incuria generale che vogliamo chiamare con il suo proprio nome: abbandono. Gli esempi di questa dimensione di colpevole trascuratezza (che alla lunga si traduce in degrado) sono molteplici. A Canonica e Sugano non esiste un ambulatorio che consenta al medico di base, almeno una volta a settimana, di ricevere pazienti e rilasciare ricette e impegnative.



A Canonica e Sugano il Cimitero, fatto salvo l'intervento di un privato cittadino, che provvede in autonomia a mantenere il decoro, non conosce alcun intervento di pulizia e di manutenzione da parte degli addetti comunali. A Canonica e Sugano non si effettua manutenzione stradale, nessuno cura i giardini pubblici, la fontana necessita da molto tempo di un intervento di riparazione ed ha perdite ingenti. A Sugano, che a tutti gli effetti il regolamento urbano considera un centro storico, non esiste la raccolta porta a porta dei rifiuti e si verifica il paradosso che - per fare a fronte alle reiterate lamentele riguardo alle difficoltà di smaltimento - l'Amministrazione Comunale si limita ad introdurre altri cassonetti deturpando oscenamente le vie cittadine, anziché concepire soluzioni più idonee.



Per non parlare dello stato di incuria della fonte del Tione e dell'area circostante, un'importante risorsa di cui la popolazione è stata scippata e che, dal business di un singolo privato, si è poi fatalmente tradotta nella spoliazione complessiva di un luogo appartenente, oltretutto, alla memoria storica della comunità. La sintesi di questa breve e parziale rassegna di inefficienze, assenza di interventi e incuria generale corrisponde invariabilmente ad un quadro di scarsa, scarsissima attitudine da parte dell'Amministrazione Tardani a governare la macchina amministrativa - che pure conta ad oggi circa 150 dipendenti.



Da quanto invariabilmente emerge, appare evidente che da un lato manca il coordinamento delle risorse esistenti a copertura di tutto il territorio orvietano, dall'altra manca un sistema generale di controllo sugli interventi che pure vengono eseguiti, perloppiù concepiti a spot (sotto elezioni, diremo meglio, ad effetto), anziché nell'ambito di una seria e lungimirante pianificazione. Ed e' su questo dato, che emerge con molta chiarezza, che continueremo a confrontarci tra di noi e con gli elettori, con cui ad ogni incontro ci sembra di poter dire che si creino spunti e visioni convergenti. Nella consapevolezza generale che i margini di miglioramento della qualità di vita generale spesso ci sono già, a volerli cogliere. E fermo restando che al buon governo giova la pratica del confronto sistematico sul terreno e non certamente la pratica dell'autoreferenzialità.