politica

"Ancora due parole su quanto avvenuto ieri, gravissimo precedente per la limitazione della libertà di espressione nel nostro Paese"

domenica 28 gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria 2024, una circolare ministeriale ha messo al bando tutte le iniziative in solidarietà con la Palestina, affermando che "se svolte in concomitanza con la predetta ricorrenza, potrebbero assumere connotazioni lesive, sotto l’aspetto formale organizzativo e contenutistico, del valore nazionale che la Repubblica Italiana ha attribuito con la citata legge allo spirito commemorativo in favore delle vittime delle leggi razziali, nonché di condanna alla persecuzione del popolo ebraico".

Istituito per ricordare l'Olocausto, cioè lo sterminio sistematico e pianificato per motivi politici o razziali da parte delle autorità naziste e fasciste all'interno dei campi di sterminio, il Giorno della Memoria assume per noi europei un valore fondamentale: un'eredità a noi lasciata come monito per impedire che gli orrori del passato si ripetessero nel nostro futuro. Il futuro di cui parlavano è il nostro presente e purtroppo quegli orrori si stanno ripetendo nuovamente.

Quello che avviene a Gaza dal 7 ottobre e la fase finale di quel piano di pulizia etnica che Israele mette in atto fin dalla sua fondazione, trasformatasi oggi in politica genocidiaria che ha già ucciso l'1% della popolazione della Striscia. Il 90% della popolazione è internamente sfollata e a rischio di insicurezza alimentare.

La sua popolazione è composta prevalentemente da civili inermi, la maggior parte di questi donne e bambini. La volontà di colpire tale popolazione è stata espressa innumerevoli volte dai principali esponenti della politica israeliana, che hanno per decenni sostenuto e alimentato una retorica di deumanizzazione del popolo palestinese.

Questo ha portato ai livelli di disumanizzazione a cui oggi assistiamo tramite i video in circolazione sui social network che mostrano influencer, soldati e civili israeliani prendersi gioco e ridere delle sofferenze indicibili di altri esseri umani. Da Gaza arrivano scene di sofferenza che nessuno di noi avrebbe immaginato di vedere in diretta. Tutto questo è reso possibile dalle politiche di Israele e da quelle dei nostri governi che lo sostengono.

La nostra iniziativa "Contro ogni genocidio" aveva lo scopo di ridare valore alla Giornata della memoria, risignificandola del suo originale ruolo, quello di ricordarci di non permettere che la tragedia subita anche dal popolo ebraico avvenga mai più, per nessuno.

Oggi nel 2024, questa giornata ha fallito e il nostro governo ha fallito nel suo ruolo di suo garante. La decisione di limitare le iniziative in favore della Palestina in questa giornata diviene ancora più grave arrivando lo stesso giorno in cui la Corte di Giustizia internazionale si è pronunciata a favore del Sud Africa riguardo il rischio di genocidio della popolazione di Gaza da parte di Israele.

Il Coordinamento Orvietano per la Palestina, profondamente amareggiato per lo svolgersi di tali eventi, ha deciso di riunirsi comunque per parlare e discutere con i nostri ospiti quello che stava succedendo. La risposta e la partecipazione, seppur senza preavviso, che ci è stata dimostrata ci spinge a continuare senza farci scoraggiare nell'accrescere la consapevolezza della popolazione sull'orrore che si sta svolgendo in Palestina e che di svolge in quei luoghi da quasi un secolo.

Ringraziamo di cuore Luisa Morgantini, Jamal Zakout e Ali Rashid che sono stati comunque con noi e hanno animato la nostra iniziativa. Non perdetevi i prossimi appuntamenti del Coordinamento e seguiteci sul nostro sito web www.orvietopalestina.org  e sulla nostra pagina Instagram @orvietopal.

Coordinamento Orvietano per la Palestina