"Associazioni animaliste e responsabili delle colonie feline si aspettano che il sindaco si faccia garante, convinto e deciso portavoce delle loro istanze e delle loro problematiche"

Il consigliere comunale Alessio Tempesta (Gruppo Misto) torna a parlare delle sterilizzazioni feline. "La mia richiesta al sindaco se fosse informata che dal 26 ottobre 2023 sono sospese le sterilizzazioni dei gatti randagi delle colonie feline di Orvieto presso l’ambulatorio pubblico veterinario di Bardano - spiega - era una domanda, per così dire, retorica, introduttiva della question time e non sostanziale".
"Ho informato il Sindaco - aggiunge il consigliere - che il giorno 18 novembre 2023 le associazioni animaliste riconosciute del territorio orvietano, LAV, Tribù delle Code Etrusche ed Amici di Charlie, hanno inviato una Pec alla Asl veterinaria di Terni, con il Comune di Orvieto in copia conoscenza, sollecitando la ripresa del servizio a Bardano, e che a distanza di due mesi dalla sospensione delle sterilizzazioni del 27 ottobre, nessuno aveva dato loro una risposta, anche sul perché e per quanto tempo sarebbe durata la sospensione.
Ho quindi chiesto al Sindaco se fosse consapevole di quanto sia importante procedere ad una campagna di sterilizzazione massiva dei gatti randagi, soprattutto in questo periodo dell’anno, perché i gatti non sono in calore.
Ho inoltre chiesto al Sindaco se avesse contezza dello stress che un gatto, soprattutto randagio, subisce per un viaggio di 100 km, andata e ritorno a Terni, ed a seguito poi dell’intervento operatorio, quindi delle difficoltà per le associazioni e le responsabili delle colonie feline, nonché dei costi che sostengono personalmente, visto che il Comune di Orvieto non ha mai trovato la possibilità di destinare un centesimo a sostegno della loro meritoria azione di tutela e salvaguardia dei gatti randagi.
Il Sindaco ha risposto alla mia question time: "Sì, sono al corrente di tutto… Sono intervenuta presso la direzione veterinaria di Terni… C’è stato un problema alla struttura dove venivano effettuate le sterilizzazioni… Sono stata contattata dalle responsabili delle colonie feline… Ho parlato con il dott. Giannelli che è il responsabile veterinario il quale mi ha riferito che le sterilizzazioni possono essere effettuate a Terni… Sarà la Asl a sue spese a prelevare i gatti, portarli a Terni, sterilizzarli e riportarli... questa è una fase di emergenza…".
Dunque. Quale sarebbe la soluzione positiva della problematica in questione che si evinca dalle parole del Sindaco? Al di là dell’aspetto che investa il campo della “sensibilità animalista”, si può ritenere dalle sue parole che tali sterilizzazioni, attinenti la questione igienico sanitaria del randagismo felino e per esteso alla tutela del benessere animale della cittadina di Orvieto, trovino così un proficuo e positivo riscontro?
Anche (giustamente) senza “umanizzare” troppo gli animali, forse il Sindaco ritiene che la questione del randagismo felino ad Orvieto possa essere contrastata o risolta con una telefonata al dirigente sanitario di Terni, e con una dichiarazione di “prelevo, trasporto, sterilizzazione e riconsegna del gatto a cura ed a carico della Asl veterinaria”? C’è uno scritto, una determina, un accordo formale che disciplini tutto ciò? In questo momento che il Sindaco ha chiamato di emergenza, proprio per questo il numero di giorni dedicati alla sterilizzazione a Terni è diverso o superiore a quello di Orvieto?
Il Sindaco ritiene perciò che la comunicazione delle dinamiche e dell’organizzazione di una attività delicata e non così semplice, possa non essere formalizzata con una risposta scritta alla PEC delle associazioni animaliste, ma sia sufficiente una mera informazione a voce, ad una sparuta, forse solitaria, rappresentanza delle associazioni animaliste?
Intanto mi giunge notizia che le responsabili delle colonie feline e delle associazioni animaliste di Orvieto non ritengano percorribile la soluzione di sterilizzare a Terni, e comunque non abbiano ancora ricevuto sufficienti indicazioni e/o preso accordi per una più approfondita valutazione della soluzione individuata.
Il Sindaco, ha detto, “spera” che si possa ripristinare il servizio di sterilizzazione a Bardano, ma le speranze del Sindaco non apportano alla questione alcuna utilità. Invece c'è da chiedersi come mai la stessa struttura di Bardano, ex canile, sia ancora fruibile per le analisi delle corate suine, mentre di fatto non è più fruibile come canile sanitario (e poteva continuare ad esserlo anche se il canile comprensoriale non era più idoneo) né come ambulatorio di sterilizzazione.
Per tutto quanto sopra è quindi indispensabile adesso un urgente, rapido, preciso e congiunto confronto da parte di tutti gli organi coinvolti che sono appunto il Sindaco, la Asl Veterinaria, le Associazioni Animaliste, le Responsabili di colonie feline, affinché si riprendano urgentemente le sterilizzazioni ad Orvieto. Il Sindaco è figura cardine della questione suddetta e con potere di indirizzo, anche in funzione della propria carica di assessore all’Ambiente e di assessore alla Sanità.
Quindi le associazioni animaliste e le responsabili delle colonie feline si aspettano che il Sindaco si faccia garante, convinto e deciso portavoce delle loro istanze e delle loro problematiche. Problematiche che esse affrontano 365 giorni all’anno senza soste, festività, vacanze, volontariamente e senza scopo di lucro, a favore degli animali abbandonati o randagi ma anche a favore della comunità orvietana, limitando agli occhi di quest’ultima un problema che ad Orvieto non è assolutamente contenuto né inesistente".

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