"È il momento di una nuova storia!"
Affinchè il Pd non rischi, nonostante la crescita elettorale, di mettere la sua forza nel congelatore per sempre si deve aprire una nuova fase politica che coinvolga, renziani, ex renziani, moderati insieme al Pd. Come? Rimodulando la Margherita 2.0 ovvero coagulando un centro riformista e rimodulando lo stesso Pd progressista e riformista. Tale meccanismo porterebbe alla nascita di un vero centro riformista intorno al 13-15% ed a una sinistra progressista e riformista al 18-20%, più o meno; allora sarebbe poi possibile aggregare, più pragmatilmente la sinistra ambientalista e radicale verso una coalizione più credibile e su basi programmatiche vere.
Unitamente lasciare i 5 Stelle al loro destino di movimento, quale è e che può avere un ruolo, non essendo possibile coagularlo in una proposta di governo accettabile e comprensibile da chi oggi non va più a votare. Tutto ciò presuppone l’abbandono, da parte del Pd, della Ditta conservatrice e radicale, per non dire massimalista, come altresi il reingresso dei moderati nella casa comune. Quanto sopra per creare le condizioni per una svolta e proposta governativa su veri temi riformisti e liberali a cui molti elettori potrebbero essere sensibili. Certo serve una dose di coraggio e visione ma la politica è sempre l’arte dell’impossibile.
La Schlein mostri coraggio e abbandoni l’idea di essere da sola a gestire una coalizione fatta di soli satelliti. Riprendano i moderati, dispersi, il filo della moderazione legata ad una visione riformista. L’alleanza sterile sin qui proposta non ha dato frutti e non ha futuro, basta ai veti e alle diversità sulla politica estera, nonchè fine al conservatorismo del Pd attuale. Il federatore di tutto questo viene con se e conseguente una volta aperta la svolta culturale e politica. Sic et simpliciter.