opinioni

Proviamo a guardare avanti

mercoledì 19 giugno 2024
di Enrico Paolini

Senza entrare nel merito dei vari interventi sul valore ed il significato del civismo politico, vorrei fare una proposta concreta partendo da un presupposto: il "cambiamento", la crescita sociale, culturale ed economica di tutto il Territorio Orvietano sono in mano agli abitanti del Comune di Orvieto e non di un Sindaco, della sua Giunta e del Consiglio Comunale. Questi sono soltanto uno strumento importante, primario, ma non sufficiente. E qui non mi posso dilungare su quello che è stato o non è stato prodotto negli ultimi 25/30 anni dai vari Sindaci, Giunte e Consigli Comunali.

Per realizzare un vero cambiamento occorrono molti anni, molti di più di una o due legislature comunali, ma soprattutto occorre un progetto, o più progetti uniti in una unica visione.

La proposta è questa: creiamo un soggetto giuridico, una associazione, meglio una fondazione di comunità, con lo scopo di redigere un nuovo progetto di “sviluppo sostenibile” di Orvieto e di tutto il Territorio Orvietano. Un Progetto che potrà e dovrà essere a disposizione delle prossime amministrazioni comunali, di tutti gli abitanti, di tutti gli enti ed i soggetti pubblici e privati che operano nel territorio orvietano. Un progetto da realizzare attraverso gruppi di studio e di lavoro divisi in aree tematiche (economia, turismo, sanità, cultura, formazione ecc.) ma soprattutto in aree territoriali che hanno esigenze e caratteristiche diverse e particolari: la Rupe ed il centro storico, la Valle del Paglia (Sud e Nord) con Ciconia, Orvieto Scalo, Sferracavallo, ecc. l’Altopiano dell’Alfina, il versante Monte Peglia. Ad eccezione della Rupe, le altre quattro aree dovranno coinvolgere, nella progettazione, i territori di tutti i comuni limitrofi, confinanti, che vanno anche al di là della Regione Umbria e comprendono il Lazio e la Toscana. Il Progetto complessivo che sarà realizzato avrà molta più forza e possibilità di essere attuato se coinvolgerà un’area di ca 50/60.000 abitanti piuttosto che 20.000.

Questa proposta è indirizzata in primo luogo all’associazione NOVA ed a Roberta Palazzetti con il suo gruppo di sostegno: non dovrebbero andare persi l’impegno, le capacità, gli approfondimenti, le novità che questi due gruppi civici hanno portato nel dibattito politico della campagna elettorale. Poi la proposta è indirizzata a tutti i candidati civici che si sono messi in gioco nelle due coalizioni di centro destra e centro sinistra. Ai vari partiti politici ed ai consiglieri eletti, sia a quelli che saranno al governo del Comune, sia a quelli che saranno all’opposizione. La proposta è indirizzata a chi sarà il futuro Sindaco. La proposta è indirizzata a tutti gli Enti e le Società pubbliche e private, le Associazioni Culturali, del Terzo Settore, di Categoria, Sindacali ecc. La proposta è indirizzata a tutti gli abitanti del Comune di Orvieto, sia agli anziani più o meno giovani come me, che potranno mettere a disposizione la propria esperienza, sia ai giovani più o meno adulti come i promotori di Nova, che dovranno, loro, soprattutto, progettare il proprio futuro.

Occorre ricreare una Comunità allargata che metta insieme tutte le idee, le proposte ed i vari programmi elettorali, andando ad approfondirli e discuterli. Quindi attraverso lo studio della storia, l’analisi del presente, la progettazione del futuro, creare un condiviso Progetto del Territorio Orvietano. Prendiamoci il tempo necessario, guardiamo alto, guardiamo dall’alto, guardiamo avanti.