opinioni

Le pagelle

sabato 6 aprile 2024
di Giancarlo Imbastoni

Siamo a fine mandato, il Consiglio Comunale sta per essere sciolto. Secondo il mio personale giudizio, rafforzato dalla pubblicazione, ci sono due consiglieri che meritano di essere menzionati con onore. Entrambi a me sconosciuti, guarda caso uno di maggioranza e uno d'opposizione (ma, giuro, non è spirito ecumenico quello che muove il mio responso) hanno saputo interpretare il mandato che gli elettori pesantemente posero sulla loro schiena.

Per l'opposizione il consigliere Pd Federico Giovannini che con le sue decine di interrogazioni ha esercitato il potere ispettivo proprio dei suoi poteri di consigliere che, attenzione, se reiterato diventa condizionamento ad aderire alle norme, ovvero tenere sotto riflettori una maggioranza poco usa alle regole. Stringendo il concetto, dico che un bravo consigliere di opposizione, forte del suo potere ispettivo, riesce a volte ad essere di indirizzo, senza che la maggioranza a momenti se ne accorga.

Per la maggioranza nomino il capogruppo di Forza Italia, Andrea Oreto, ovviamente per quanto ha fatto per la frazione del Fossatello, e qui, concedetemelo, subentra il cuore, come non provare un moto di simpatia per un raro artefice di periferia, per colui che ha ricambiato il consenso ricevuto con la risistemazione dello spazio pubblico locale (l'ex scuola) e il rilancio della festa patronale che la riporta tra le prime nel panorama comunale.

Dichiaro spontaneamente quindi al riparo di un eventuale conflitto di interesse che a Giovannini gli ho detto buongiorno una volta, e che a Oreto ho comprato venti metri di budelluzze, ma diversi anni fa. Questa personale sgangerata premiazione acquista un senso, se rivolta ai futuri candidati consiglieri ovviamente quelli al primo tentativo, quelli che generosamente prestano la propria linfa alla città: riflettete, due su sedici (un ottavo del Consiglio Comunale) hanno passato a voi la dimostrazione concreta di ciò che dice l'articolo 54 della nostra legge madre:

"I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempiere, con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge". Colgo l'occasione, anche se distante anni luce dal mio vissuto, per ringraziare chi non si è inchinato al vincolo di mandato, mantenendo libero il respiro istituzionale di questa città.

Auguri ai giusti!