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Queste inquietanti notti orvietane...

martedì 26 dicembre 2023
di Pasquale Di Paola

Gli ultimi accadimenti messi in luce dalla cronaca locale, legati a episodi poco rassicuranti accaduti nel nostro territorio, destano un senso di apprensione e inquietudine, oltre a un rimarcato allarme sociale, tra la popolazione del centro storico. Orvieto, fino a non molto tempo fa, era un'isola felice e si contavano sulla dita di una mano tali episodi che, invece, stanno diventando ricorrenti nell’ultimo periodo.

Ci sono dei punti di raduno da parte degli adolescenti del posto che in alcuni tratti della giornata, e soprattutto dopo il calare del sole, sembrno diventare terra di nessuno. La Confaloniera, i giardini davanti Piazza Cahen, la zona sovrastante il parcheggio di Via Roma sono alcuni tra questi. Qualche sera fa i giardini della Confaloniera sono stati protagonisti, come avvenuto un po' di tempo fa al campetto di Via Roma, di una vera e propria battaglia a suon di pugni e schiaffoni tra due gruppi di ragazzi, la quasi totalità dei quali minorenni.

Uno scontro che ha visto contusi da una parte e dall’altra. Per non parlare del sempre crescente fenomeno del danneggiamento, per motivi del tutto incomprensibili, di auto parcheggiate. Basti pensare al parabrezza spaccato a mattonate di qualche sera fa. Per non parlare del blocchetto di cemento che ha sfondato il tettuccio di un auto la settimana scorsa. In aumento anche il numero dei furti nelle abitazioni e atti di vandalismo, fatti di cui hanno dato notizia le testate locali nell'ultimo periodo.

I giovani adolescenti stanno diventando, in senso negativo, i protagonisti delle notti orvietane, rendendole sempre più inquiete e generando tra la popolazione locale un continuo, crescente senso di disagio e insicurezza. Basta fare una passeggiata dopo il calare del buio per il Corso o per i dedali di viuzze che da esso si articolano, per aver contezza del senso di degrado diffuso testimoniato dalle tante bottiglie e bottigliette abbandonate in ogni angolo.

Le denunce di questi fatti arrivano in continuazione alle Forze dell'Ordine che ce la mettono tutta per cercare di reprimere e prevenire questi fenomeni, ma il personale e i mezzi a disposizione sono pochi. Utile potrebbe essere un sistema di videosorveglianza efficace e capillare, ma anche da questo punto di vista la realtà non incute ottimismo. Nel centro storico delle telecamere ci sono, ma la loro diffusione non è capillare e la loro non presenza si fa sentire soprattutto nei punti a più alto tasso di rischio e criticità.

E, principalmente, manca una presa di coscienza da parte di tutti, famiglie in primis, del forte disagio sociale che sta vivendo e che manifesta con questi atti, la parte giovane della popolazione orvietana. Occorre partire dal prendere coscienza di questo forte senso di disagio che attraversa la quotidianità dei nostri adolescenti, per cercare di porre un argine ad esso e per permettere alle notti orvietane di ritornare a essere le serene e tranquille notti di non tanto tempo fa.