Nelle terre dei Baglioni, visita ai castelli di San Michele in Teverina e Graffignano

"Arrivare nei borghi di San Michele in Teverina e Graffignano è come partire per un viaggio fiabesco, attraverso secoli di storia. Una storia di nobildonne e cavalieri, potenti famiglie di condottieri i Baglioni e la magia di un paesaggio che ha mantenuto intatto il suo fascino". In questo viaggio condotto dalla guida Anna Rita Properzi in programma per sabato 29 marzo alle 9.45 sarà possibile ammirare gli interni del Castello di San Michele in Teverina insieme ai proprietari Cecile e Philippe. A seguire ci si sposterà nel borgo di Graffignano per visitare il Castello Baglioni Santacroce di proprietà del comune.
La posizione di San Michele in Teverina è a dir poco suggestiva. Fu l’antica sede del feudo Baglioni chiamato Castel di Piero, arroccata su uno sperone di tufo, sembra un’isola in mezzo ad una valle di calanchi nascosta. La passeggiata organizzata da Anna Rita Properzi guida turistica e ambientale escursionistica, sarà un’occasione speciale per scoprire due borghi e i loro castelli fuori dalle rotte turistiche.
Il palazzo che domina il piccolo centro storico di San Michele in Teverina un tempo Castel di Piero, fu una fortezza edificata nel XII secolo, e poi ricostruita a metà del 1500 a seguito della sua parziale demolizione. All’interno del castello si trovano interessanti stanze dipinte e la suite del Principe di Montholon, generale dell'esercito francese, ambasciatore di Napoleone I, compagno d'esilio di quest'ultimo all'isola di Sant'Elena e suo erede, deputato dell'impero sotto Napoleone III, che qui visse.
Come un’isola che domina la Valle dei Calanchi, il castello è raggiungibile solamente attraverso un ponte in pietra, un tempo ponte levatoio. Oggi il palazzo appartiene ad André e Cecile, i nuovi proprietari che ci ospiteranno nella loro dimora per una piacevole pausa caffè dopo la visita. Graffignano si è sviluppato a seguito della costruzione del Castello, eretto in posizione strategica per la protezione degli approvvigionamenti, non solo alimentari, tra Viterbo e Umbria, secondo il classico sistema del Castrum.
Nel XIII secolo il castello fu affidato alla cura della famiglia Baglioni, già padroni di Castel di Piero, attuale San Michele in Teverina. Passò attraverso varie mani fino ad essere conquistato da Pandolfo degli Anguillara, potestà di Viterbo che aveva come obiettivo l’indebolimento degli odiatissimi Orvietani.
La famiglia Baglioni si trovò dunque costretta a fare atto di sottomissione a Viterbo per salvaguardare la propria incolumità. Nella prima metà del sedicesimo secolo Papa Clemente VII confiscò il feudo a causa delle continue lotte intestine della famiglia Baglioni, per poi restituirlo loro dopo un breve periodo. Nel XVII secolo l’intero feudo fu acquisito dai Borromeo ma meno di un secolo più tardi, fu l’intera Graffignano, da poco trasformata in principato, ad essere venduta a Scipione Publicola di Santacroce. In epoca repubblicana il castello è entrato a far parte del patrimonio del Comune di Graffignano, che ne provvede alla cura. Il costo di partecipazione è di 20 euro e include la visita guidata contributi ingresso a Palazzo Montholon e Castello Baglioni Santacroce.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni (necessarie):
333.4912669 (anche WhatsApp) – annaritaproperzi@gmail.com
https://annaritaproperzi.it/prenota-la-passeggiata/
https://t.me/lepasseggiatediannarita

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