Si presenta il libro di Luciano Dottarelli "Immanuel Kant come maestro di saggezza"
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Venerdì 14 febbraio alle 17 alla Libreria Etruria di Viterbo sarà presentato il libro di Luciano Dottarelli, "Immanuel Kant come maestro di saggezza", pubblicato dalle edizioni IF Press in occasione del trecentesimo anniversario della nascita del grande filosofo tedesco (1724-1804).
Il filo conduttore del nuovo lavoro di Luciano Dottarelli è la convinzione che per apprezzare quanto il pensiero di Immanuel Kant possa ancora fecondare un’«ontologia critica del presente» (M. Foucault), dobbiamo liberarci definitivamente dell’immagine che una consolidata tradizione ci ha consegnato riguardo alla sua personalità e alla sua intenzione filosofica: un austero, pedante e un po’ misantropo «filosofo da università» impegnato nella demolizione della metafisica.
Si tratta invece di valorizzare la figura di un Kant maestro di spiritualità e saggezza, animato da una limpida religiosità di natura speculativa, così come avevano saputo vederlo già non pochi nella Germania del suo tempo e soprattutto i suoi primi lettori in Oriente che – come testimonia il dipinto di Hashimoto Gaho del 1893 – lo ponevano nel novero dei Quattro saggi del mondo accanto a Confucio, Buddha e Socrate.
Nell’ itinerario verso la destinazione dell’umanità, la filosofia non deve essere un’«ancella che segue reggendo lo strascico», semmai una guida che «precede col lume la sua gentile signora (la teologia)» con la «modestia di essere soltanto libera, ma anche di lasciare liberi». Su queste basi il grande illuminista tedesco propone una vera e propria «ascetica etica», richiamandosi alla tradizione delle scuole filosofiche ellenistiche, non solo gli Stoici ma anche Epicuro, per perseguire, con disposizione d’animo «ardito e lieto», l’ideale di una vita autenticamente umana, impegnata nella cura di sé e degli altri.
In questa chiave anche il cosmopolitismus e il progetto per la pace perpetua risaltano come la conseguente declinazione politica e giuridica della tensione che anima tutto il filosofare di Kant, quell’ispirazione «cosmica» che invita a ritornare alle sue pagine chiunque voglia pensare e agire per costruire insieme agli altri un mondo comune, nel quale possa avere diritto di cittadinanza la polifonia delle fedi e delle culture.
Durante l’incontro, che sarà introdotto da un intervento di Giovanni B. M. Marcoaldi, presidente della sezione SFI di Viterbo “Pasquale Picone”, Stefano Talamoni, direttore della collana “Genius Loci”, IF Press dialogherà con Luciano Dottarelli per mettere in evidenza gli aspetti meno conosciuti della personalità e dell’opera di Immanuel Kant. Proprio al fine di proporre una visione inconsueta del grande filosofo del criticismo, gli interventi saranno inframmezzati dalla lettura di testi e dall’esecuzione di canti, affidati all’interpretazione del soprano Simonetta Chiaretti.
Luciano Dottarelli, filosofo e docente, ha sempre coniugato l’attività didattica e di ricerca con un forte impegno civile e un autentico amore per la coltivazione della terra. Nel 2004 è stato tra i fondatori della Società Filosofica Italiana – sezione di Viterbo, di cui è vicepresidente. Nel 2013 ha costituito il Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia di cui è presidente.
Dall’Anno Accademico 2020-21 è docente invitato di Istituzioni di Storia della Filosofia (M-FIL/06) presso il Corso di Baccalaureato in Educatore Professionale e Educatore della prima infanzia dell’Istituto Universitario Progetto Uomo – Università Pontificia Salesiana – sede aggregata della Tuscia. Dall’anno accademico 2021-22 è docente invitato di Didattica della filosofia (SSD M-FIL/06) nel corso di Licenza o Laurea magistrale in Scienze pedagogiche presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium a Roma.
Tra le sue pubblicazioni: Popper e il "gioco della scienza" (Massari,1992); Kant e la metafisica come scienza (Massari,1995); Maneggiare assoluti. Immanuel Kant, Primo Levi ed altri maestri (Il Prato, 2012); Musonio l’Etrusco. La filosofia come scienza di vita (Annulli Editori, 2015); Freud. Un filosofo dietro al divano (Annulli Editori, 2015); Riverberi. Di Tuscia e d’altro (Annulli Editori, 2018); (a cura di), L’anima e il dono della libertà (Armando Editore, Roma 2018); Ecosofia, sapienze della terra per la coltivazione dell’umanità (Annulli Editori, 2021); Freud e Signorelli. Orvieto e l’Etruria nell’ombelico del sogno psicoanalitico (IF Press, 2023).
Simonetta Chiaretti si è diplomata in Canto al Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso sotto la guida del soprano Lucia Vinardi e si è perfezionata con i maestri Lajos Kozma, Sergio Pezzetti, Katia Angeloni, Renato Federighi e Lino Puglisi. Tra le principali collaborazioni della sua carriera artistica sono da ricordare quelle con il M° Carlo Felice Cillario, uno dei più grandi direttori d’orchestra della tradizione belcantistica italiana; con l’attore Arnoldo Foà nel lavoro teatrale Il Testamento di Anna; con il regista Fred Kuwornu nel docufilm Inside Buffalo; con il M° Piero Arcangeli ne Il ritorno della vedova allegra e in Softwars; con Luca Calvani in La buona novella di Fabrizio De André; con il M° Nello Catarcia nei teatri Luigi Mancinelli e Caio Melisso di Spoleto; con il M°Gabriella Ravazzi nell’ambito di Orvieto Spazio Musica; con Enrico Castiglione per il Festival di Pasqua nella chiesa di Santa Sabina a Roma con la direzione del M° Christian Capocaccia; con il M° Mike Shirvani, direttore del Consonus Violoncello Ensemble. Tra i concerti a lei più cari, Viaggio nel sentimento, a cura di Samuel Montealegre.
Nella Tuscia ha partecipato a varie edizioni del Festival Barocco e del Tuscia Opera Festival, collaborando con i maestri Zeno Scipioni, Paolo Ponziano Ciardi, Piero Caraba e Stefano Vignati. Accanto all’attività concertistica ha sempre nutrito uno spiccato interesse per la ricerca didattico-musicale e per l'insegnamento della tecnica e dell'interpretazione vocale, approfondendo il Canto funzionale di G. Rohmert sotto la guida di Ida Maria Tosto. Per Viterbo Artemusica è stata docente di canto nelle master classes dell’International Lyric Academy in collaborazione con la University of New Mexico. Ha svolto e continua a svolgere un’intensa attività di promozione della cultura musicale.
È stata impegnata nella Direzione Artistica del Teatro Boni di Acquapendente come responsabile della sezione musicale e ha fondato e diretto il Bolsena Musica Festival Lacuaria. Ha pubblicato il testo di educazione musicale La bottega dei suoni per la Edital Vidi, ha dato vita all’ottetto vocale femminile Concentus e al coro di bambini le Piccole voci del lago. In occasione del 150° anniversario della nascita del grande maestro lucchese, per Massari Editore ha realizzato il cd Puccini Album. Nell’ambito del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, ha fondato e dirige la Compagnia delle Lavandaie della Tuscia con cui è impegnata nell’attività di recupero delle tradizioni popolari del Lago di Bolsena e della Tuscia. Significativa testimonianza del valore di questo progetto è il libro-CD Ràma de rosa e frónna de fiór, da lei curato e pubblicato nel 2016 da Annulli Editori.
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