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Mario Incudine al Mancinelli con "Parlami d'amore. Quando la radio cantava la vita"

mercoledì 29 gennaio 2025
di D.P.

Racconta un pezzo di storia d’Italia, omaggiando la canzone d'autore degli anni Venti e Trenta attraverso un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, "Parlami d'amore. Quando la radio cantava la vita", produzione del Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con ASC Production e Teatro Donnafugata in programma domenica 2 febbraio, alle 18 al Teatro Mancinelli di Orvieto. Sesto appuntamento della Stagione di Prosa "Protagonisti", lo spettacolo scritto da Costanza Di Quattro e diretto da Pino Strabioli vede sul palco il cantante, attore e polistrumentista siciliano Mario Incudine, accompagnato al pianoforte e alla fisarmonica da Antonio Vasta, in un viaggio fatto di musica e parole, tenerezza ed ironia, amarcord e aneddoti. Suono di Pino Ricosta, scene sono di Paolo Previti.

"Tra il 1918 e il 1940 – è rievocato nella note di regia – la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita delle radio, che divenne il mezzo principale della propaganda fascista, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un affare comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, familiari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano swing e jazz che, ben presto, entrarono a far parte di una realtà italiana che remava contro corrente attraverso la musica.

Con questo spettacolo va in scena uno spaccato non solo di storia della musica italiana, ma anche e soprattutto di storia patria. Poiché la musica, da sempre, diventa il paradigma di una nazione e di un pensiero. L’Italia canticchiò vent’anni 'Giovinezza', ma all’alba del ‘45 tuonò convinta 'Bella Ciao'''. Sotto la guida di Pino Strabioli, direttore artistico del teatro cittadino e artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine si mettono al servizio di una performance che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni fatto di testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un materiale da riportare a galla e da incorniciare, fosse solo per la promessa di far uscire il pubblico dal teatro fischiettando.

I biglietti, a partire da 12 euro, già disponibili in prevendita on line sul sito di TicketItalia.com saranno acquistabili anche alla Biglietteria del Teatro sabato 1° febbraio dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 18.30 e domenica 2 febbraio dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 18.