Lodo Guenzi e Sara Putignano al Mancinelli con "Molto rumore per nulla"
Ultimo spettacolo prima della pausa natalizia e dell'invasione del grande jazz di fine anno per la Stagione di Prosa "Protagonisti" diretta da Pino Strabioli. Giovedì 12 dicembre alle 21 a salire sul palco del Teatro Mancinelli spetta a Lodo Guenzi e Sara Putignano alle prese con la rilettura in due atti di "Molto rumore per nulla" diretta da Veronica Cruciani. È questa una delle migliori opere di William Shakespeare, scritta tra il 1598 e il 1599, eppure ancora moderna che si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere.
Gran parte della tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. Le persone fingono costantemente di essere altro da quello che sono, vengono scambiate per altre persone o sono costantemente ingannate. All’interno dell’opera, l’azione dipende soprattutto dalla parola e ogni personaggio ha il suo modo di giocare, elaborare o abusare del linguaggio.
I due protagonisti, Beatrice e Benedetto, hanno tendenze linguistiche che li definiscono. Beatrice è vista - nel pregiudizio dell’epoca - come "bisbetica" a causa della sua "lingua tagliente". Lo stile di conversazione metaforico di Benedetto è ciò che porta Don Pedro a definirlo "dalla sommità della testa alla pianta del piede tutta allegria". Questo è senza dubbio anche ciò che sta dietro alla battuta di Beatrice che definisce Benedetto "il giullare del principe".
"Molto rumore per nulla" è caratterizzato da una comicità ironica e d’effetto, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse: come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società. La differenza fra le relazioni tra sessi opposti e uguali sono è al centro della commedia di Shakespeare che, per alcuni temi come il linguaggio violento e la trama ingannevole, sembra in certi momenti oscillare verso il tragico.