Antonio Centomani presenta il romanzo "Il mercante di seta nera"
In occasione del terzo appuntamento con "Un Palco di Vini" venerdì 6 dicembre alle 18 al Ridotto del Teatro Mancinelli di Orvieto si terrà la presentazione del romanzo "Il mercante di seta nera" (Musitalia Editore) del regista Antonio Centomani. Temi principali: la nobiltà, la ribellione, l'avventura e l'amore. A dialogare con l’autore sarà il giornalista Alessandro Maria Li Donni. Nell'occasione verranno eseguite letture di brani tratti dal libro ad opera di Damienne Ettien (che interpreta Afua), Roberto Baccello (Oliver) e Ilaria Della Volpe (Katherine).
L’evento è patrocinato dal Comune di Orvieto, dalla Strada dei Vini Etrusco Romana, dal Sistema Museo e dal Teatro Mancinelli. Sponsor tecnici: Palace Cafe, Orvieto per Tutti, per i costumi MIR – Artigiani per la Pace – Ambasciatori per l’economia civile, per l’ospitalità Borgo La Chiaracia Resort & Spa, e per il parrucco Marina & Alessio’s Style di Orvieto. Al termine della presentazione si svolgerà un aperitivo musicale con il sax di Paride Cannone ed i vini dell’Azienda Vinicola "Barberani", associata alla Strada dei Vini Etrusco Romana, organizzato dal Palace Cafè. Per prenotazioni della degustazione: 338.7535288
Il libro. Inghilterra. Fine del XVIII secolo. Oliver Wellesley, futuro duca di Wellington, vive la maturità all’insegna dei piaceri, del cinismo mercantile e del disprezzo per le regole sociali. Un avventuriero, sovversivo, donnaiolo pronto a far parlare di se sia negli ambienti della nobiltà sia nei sobborghi più malfamati nei quali si trova a suo agio. Insomma un affascinante anaffettivo senza scrupoli alla costante ricerca del piacere in ogni suo aspetto, tanto da non disdegnare addirittura le attenzioni di un giovane servitore. La sua vita è fatta di viaggi nelle lontane Indie e forse per questo motivo non ha mai voluto una moglie, nonostante la Duchessa, sua madre, faccia di tutto per trovargli una giovane nobildonna con cui sposarsi. In particolare, la Duchessa preferisce la giovane e ricca Lady Mary Exter, figlia del Duca di Kesteven, che è follemente innamorata di Sir Oliver. Il rapporto con sua madre non si può definire idilliaco, i rancori nei suoi riguardi sono molto profondi e la causa e legata ai continui tradimenti che negli anni hanno ferito il Duca suo padre. Fortunatamente con la sorella Ketherine ha un ottimo rapporto, è la sua confidente. Una nuova spedizione è in preparazione presso la sede della Compagnia; spezie, manufatti, opere d'arte e tessuti, sono le merci che da molto tempo la Compagnia di Sir Oliver porta nel Regno al ritorno dai suoi lunghi viaggi. All'interno della Compagnia, forti disaccordi rendono ogni partenza sempre più difficile, Lord Bruke, un anziano membro della compagnia, non condivide alcune scelte riguardanti lo sfruttamento delle popolazioni africane e indiane, definendo Sir Oliver e i suoi "amici": "un branco di lupi, tiranni e avvoltoi". Come suo solito, soprattutto il giorno prima della partenza, Sir Oliver si concede l'unica aggregazione preferita: un drink al St.Paul's Gentlemen's Club vicino al porto di Liverpool con il suo amico, il Capitano Rodney. Il viaggio inizia, arrivati sulle coste del Ghana nel piccolo porto di Axim, la flotta si ferma per rifornirsi di cibo, far riposare gli equipaggi e per comprare altri schiavi. All'alba, uomini, donne e bambini sono tutti in fila, sperando di essere venduti. L'ufficiale Robert, un mercenario senza scrupoli, ha già fatto una prima selezione, ma Sir Oliver, come al suo solito, preferisce sceglierli personalmente ed è tra queste persone che incontra Afua, una giovane di una bellezza mozzafiato, occhi come perle e una pelle come seta nera, L’incontro inaspettato condanna il protagonista ad affrontare quei demoni della coscienza rimasti sopiti per troppi anni.
L'autore. Nato a Napoli nel 1964, Antonio Centomani ha maturato diverse esperienze nei mass media tra radio, stampa, televisione e cinema. Autore, tra l’altro, di documentari, videoclip musicali e pubblicità. Numerosi i premi vinti nel corso degli anni. Tra i lungometraggi realizzati c’è L’aquilone di Claudio (Rai Cinema, 2015), l’opera prima a cui è molto affezionato. Il suo cinema punta alla riflessione e alle tematiche sociali. Molti i cortometraggi girati con l’obiettivo di aiutare i giovani problematici a vivere diversamente rispetto alle famiglie di origine e al contesto ambientale. Cura la regia televisiva per Raidue del Premio Women for Women against violence – Camomilla Award, organizzato da Donatella Gimigliano. È docente di sceneggiatura e regia. Dal 2006 è giornalista pubblicista.
"La passione per la scrittura - spiega - arriva nella mia vita in età adulta. Nel mio percorso da autore ho avuto l'opportunità di scrivere per il cinema ed è proprio grazie a questa esperienza che nasce l'idea de “Il mercante di seta nera”. Ho confessato a Dario Salvatori, che ha curato la prefazione del romanzo, di aver sognato l'incipit della storia immaginando lo scenario in cui si muovono i personaggi, una Londra del '700 nel pieno dei traffici della compagnia delle indie orientali tra nobiltà e schiavismo. Ho immaginato una storia d'avventura e d'amore ma volevo renderla impossibile, la domanda che mi posi fu “sarebbe mai stato possibile, in quegli anni, un amore tra un nobile ed una schiava?” Ed è proprio d'amore che volevo parlare nell'accezione massima del significato. Di pagina in pagina, durante la scrittura, i personaggi e le loro vite mi hanno portato a caratterizzarli forti e spregiudicati a partire proprio dal protagonista Oliver, giovane rampollo di una nobile famiglia, un avventuriero, sovversivo, donnaiolo pronto a far parlare di sé sia negli ambienti della nobiltà sia nei sobborghi più malfamati nei quali si trova a suo agio. Oliver non poteva però immaginare che uno dei suoi tanti viaggi avrebbe per sempre cambiato la sua vita. L'incontro con Afua sarà determinante per la svolta della sua rocambolesca vita".