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Gennaro Esposito e Simona Rinaldi presentano "Il fregio dipinto di Palazzo Fani a Tuscania"

martedì 22 ottobre 2024
di D.P.

Nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Fani, oggi sede dell'Associazione Culturale Actas Tuscania e spazio polivalente dedicato alla divulgazione culturale, è presente un fregio affrescato nel quale spiccano gli stemmi araldici di alcune rilevanti personalità cinquecentesche, dal cardinale Alessandro Farnese al cugino cardinale Giovan Francesco Gambara, da Michele Bonelli, cardinal nepote di Papa Pio V Ghislieri, al cardinale Ascanio Celsi di Nepi e al cardinale Carlo Montigli, che fu chiamato dal Gambara a succedergli nella guida della Diocesi di Viterbo. 

Accanto agli stemmi sono raffigurate numerose scene paesaggistiche e di soggetto biblico la cui descrizione e interpretazione sono sottoposte, per la prima volta, ad una accurata indagine storico-artistica, corredata da un apparato illustrativo inedito, nel libro "Il fregio dipinto di Palazzo Fani a Tuscania" (Aracne Editrice, 2020) curato dagli storici dell'arte Gennaro Esposito e Simona Rinaldi che sarà presentato  a Viterbo giovedì 31 ottobre alle 11 nell'Aula Radulet del Complesso di Santa Maria in Gradi.

Dopo la prefazione di Luigi Fani Ciotti, tre i capitoli: "La genealogia della Famiglia Fani nel Cinquecento", "Il fregio di Palazzo Fani, celebrazione di un'ascesa sociale", "I fregi dipinti nel secondo Cinquecento. Contesto e caratterizzazione nelle dimore laziali". Nel volume sono analiticamente ricostruite le vicende dei conti che, sullo scorcio del '500, raffigurarono nel fregio del proprio palazzo la ricchezza e la rete di amicizie di cui poterono godere, adottando una tipologia decorativa caratteristica dei palazzi delle famiglie nobili romane. 

L'iniziativa è promossa dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo dell'Università degli Studi della Tuscia. Accanto agli autori interverrano Fulvio Ricci, direttore del Museo Farnesiano di Gradoli, Adele Trani, responsabile di Palazzo Farnese, a Caprarola, e Luciano Patassini, ispettore onorario del Ministero della Cultura. Per la partecipazione all'evento sono riconosciuti 0,5 cfu per gli studenti di L10 al terzo anno e fuori corso per le ulteriori conoscenze utili al mondo del lavoro.