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Giovanni Impastato presenta il libro "Mio fratello. Tutta una vita con Peppino"

mercoledì 17 luglio 2024
di D.P.

"Ho 25 anni. Mio fratello 30. Dicono e scrivono che è saltato in aria per imperizia piazzando una carica di dinamite lungo la linea ferroviaria. Le Forze dell’Ordine perquisiscono le nostre case, la radio. Fanno sparire documenti e materiali. Ignorano volutamente vistose tracce di sangue nel casolare vicino al luogo dell’esplosione… Al Peppino terrorista nostra madre non crede. Come avviene con gli alberi con radici più profonde, la tempesta la rafforza, la rende ostinata".

Così scrive Giovanni Impastato nelle 281 pagine del libro "Mio fratello. Tutta una vita con Peppino" (Libreria Pienogiorno, 2021) pubblicato a vent'anni dal film "I Cento Passi", cinque dopo la fiction tv "Felicia Impastato". "Il romanzo della vita di suo fratello, indissolubilmente legata alla sua" è un raccolto colmo di particolari inediti che si dipana a partire da un comune della città metropolitana di Palermo, Cinisi, e da una famiglia di agricoltori legati alla mafia locale.

Il padre Luigi era stato inviato al confine durante il periodo fascista, e suo cognato, Cesare Manzella, ucciso in un attentato, era il capomafia del paese, uno dei boss che per primi individuarono nel traffico di droga il nuovo strumento di accumulazione di denaro e potere. È in questa famiglia che nasce Peppino, e cinque anni più tardi anche Giovanni, dopo che un altro fratello che portava lo stesso nome era morto ancora piccolissimo.

È da qui che si sviluppa la vicenda rivoluzionaria, drammatica, coraggiosa e libera del ragazzo destinato a diventare il più contagioso degli attivisti della lotta antimafia. Una storia che non si interrompe con la sua uccisione, ma che continua intrecciandosi a quella del Paese, e disvelandone spesso complicità e opacità. Quella storia Giovanni l'ha vissuta, camminando con Peppino ben oltre i cento passi che per convenzione distanziavano la loro casa da quella di Gaetano Badalamenti, 'u ziu Tano.

Ed è pronto a condividerla con il pubblico della rassegna estiva "Cultura alla Fonte della Rugarella", promossa dal Comune e dalla Biblioteca Comunale di Acquapendente e finanziata dalla Regione Lazio nell'ambito della Legge Regionale 24/2019 a sostegno di biblioteche, musei e archivi, venerdì 19 luglio alle 21.30 alla Fonte della Rugarella dove presenterà il libro dialogando con Alessio Pasquini, direttore generale della Fondazione "Scintille di Futuro" e con il giornalista Francesco Corsi.

L'ingresso è libero.