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Nella Tuscia come in Provenza, dall'Abbazia di San Giusto ai campi di lavanda al tramonto

martedì 18 giugno 2024

Scoprire come è iniziata a Tuscania la coltivazione della lavanda e le attività legate a questa bellissima pianta aromatica. Sarà possibile farlo domenica 23 giugno alle 10 e alle 16 - durata della visita, circa tre ore - in compagnia di Anna Rita Properzi, guida turistica e ambientale escursionistica, compiendo un percorso tra abbazie e campi di lavanda, attraverso le sue mie visite guidate speciali, per un fine settimana molto particolare e rilassante in luoghi di grande fascino e tranquillità.

Nella Tuscia come in Provenza. Come ogni anno da ormai quasi 20 anni anni, anche questa estate la guida  condurrà tra i luoghi più particolari della sua città e porterà a visitare le aziende produttrici con i loro campi fioriti e curati come giardini. La guida iscritta al Registro Italiano Aigae con assicurazione professionale RC attiva iniziò a pensare a questi itinerari quando i produttori e le produttrici iniziarono a raccogliere i primi frutti dei giovani campi proponendo la prima Festa della Lavanda.

Il ciclo di visite guidate e passeggiate che si apre con la fioritura, permetterà di scoprire la splendida Abbazia Cistercense di San Giusto che offre oggi la stessa magia di molti secoli fa quando monaci e viandanti che percorrevano le antiche strade decisero di fermarsi nella valle.

Seguendo la tradizione dei monaci cistercensi, venuti nel medioevo dalla Francia a Tuscania, alcuni imprenditori e imprenditrici coraggiosi, iniziarono la coltivazione della lavandula officinalis e del lavandino grosso. Il monastero si affaccia sulla valle del fiume Marta. La presenza di sorgenti ha sicuramente incoraggiato gli insediamenti fin dall’epoca etrusca, romana e medievale. L’opera dell’uomo e quella della natura si fondono proprio come voleva San Benedetto da Norcia.

La prima notizia sicura di una comunità monastica di San Giusto è della fine del X secolo, quando un gruppo di monaci, seguendo la Regola di San Benedetto da Norcia, fondarono il primo monastero. Nel 1146, l’abbazia cistercense di Fontevivo (Parma), abbazia figlia di Clairvaux (Francia), inviò un gruppo di monaci a reinsediare San Giusto come abbazia cistercense. Nel XV purtroppo l’abbazia fu definitivamente soppressa e da allora in poi i suoi edifici caddero in rovina.

Si avrà l'opportunità di ammirarne la rinascita di questo luogo, grazie all’attuale proprietario Mauro Checcoli, ingegnere bolognese (medaglia d’oro olimpica Tokio 1964) e alla sua famiglia che nel 1990 acquistano l’azienda con i ruderi dell’abbazia di San Giusto che oggi è un’azienda agricola biologica eco-compatibile ed un luogo per viaggiatori, artisti, appassionati di natura e d’arte.

Dopo questa immersione nella bellezza del paesaggio e della storia dell’abbazia ci si sposterà con le auto nell’Azienda Agricola "Lavanda della Tuscia", situata a dieci minuti di strada ed immersa nel verde della Maremma Laziale, insieme alla proprietaria Lucia che da molti anni coltiva la pianta aromatica. Qui si potranno gustare le ottime bevande aromatiche preparate da Lucia ed altre specialità. Si conosceranno le tecniche della coltivazione, lavorazione ed utilizzo della pianta aromatica prima dell’estrazione dell’olio essenziale mediante procedimenti di distillazione in corrente di vapore. 

Il costo è di 15 euro e include la visita guidata e il contributo per l'abbazia. Consigliate scarpe comode sia aperte che chiuse, abiti leggeri, cappellino, acqua. Si cammina sul prato e sui pavimenti antichi dell’abbazia e tra i filari del campo di lavanda ben puliti.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni (necessarie):
333.4912669 (anche WhatsApp) – annaritaproperzi@gmail.com           
https://annaritaproperzi.it/prenota-la-passeggiata/         
https://t.me/lepasseggiatediannarita