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Ultimato il restauro, si inaugura l'Eremo Francescano di Santa Illuminata

martedì 9 aprile 2024

Testimonianza del passaggio di San Francesco, avvenuto tra il 1212 e il 1213, è la vicina grotta dove il poverello d'Assisi pregava e dormiva sopra il grande masso di travertino divenuto nel tempo oggetto di venerazione. È in questo angolo di bassa Umbria che nel 1007 venne eretto il complesso monastico conventuale, intitolato da San Romualdo, istitutore dell'Ordine dei Camaldolesi, alla concittadina Santa Illuminata, e dopo circa duecento anni ceduto ai Francescani, dove vissero e morirono personalità di spicco tra cui i beati Giovanni Tientalbene, Giovanni d’Alviano e Pascuccio, proveniente dalla nobile famiglia degli Atti di Todi, che rinunciò agli agi e abbracciò la regola francescana per esercitare da laico il ministero di frate cercatore, spostandosi a piedi, tra i monti, e sostando nei casolari isolati per portare conforto ai sofferenti.

Un luogo caro alla popolazione di Guardea ma anche di Alviano, poco distante dalla Statale 205 Amerina, circondato da querce e scelto per la sepoltura da famiglie benestanti, in grado di ispirare un naturale raccoglimento che, dopo decenni di decadenza e una storia travagliata – fu abbandonato dopo il 1635, interdetto perché pericolante nel 1869 ed esposto a intrusioni, atti vandalici e al rapimento delle spoglie – ritrova il suo antico splendore. Grazie a contributi del Gal Ternano, finalizzati alla riqualificazione di percorsi e itinerari a fini turistici, e all’impiego di risorse da parte del Comune di Guardea, tra cui quelle provenienti dalla Strategia Nazionale Aree Interne – Accordo di Programma Quadro Area Interna Sud-Ovest Orvietano, dalle rovine sono risorti, infatti, il Convento e l'Eremo di Santa Illuminata.

La ricostruzione è stata curata dall’architetto Franco Della Rosa. Tra le maestranze locali coinvolte Alessandro Gubbioni, falegname di Avigliano Umbro, che si è occupato di porte e finestre della chiesa. Quelle dell’edificio, invece, sono opera di Flavio Tassini di Guardea. Tiziano Anselmi, Giuliano Lagrimini, Enrico Innocenzi e Sergio Muzi si sono occupati della ricostruzione del campanile a ventola a due fornici per la campana mezzana e quella dei rinterzi. L'inaugurazione e la benedizione della chiesa avranno luogo sabato 13 aprile alle 17 alla presenza di autorità religiose, civili e militari, tra cui monsignor Francesco Antonio Soddu, vescovo della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, don Marco Crocioni, guida della Parrocchia dei Santi Pietro Cesareo, il prefetto di Terni Giovanni Bruno e il sindaco di Guardea Giampiero Lattanzi.