"Flumina. Pagliano: un sito archeologico alla confluenza tra Tevere e Paglia"
A "Lo Scalo" Community Hub, in Via Sette Martiri 49, ad Orvieto Scalo, giovedì 18 maggio alle 18.15, torna "Dulcis Aqua", il breve ciclo di aperitivi culturali con il quale le associazioni "Il Giglio" di Corbara e "Vitis Sapientiae" di Castiglione in Teverina intendono riproporre all’attenzione dell’opinione pubblica i progetti di ricerca e di valorizzazione del sito archeologico di Pagliano, importante insediamento portuale ubicato alla confluenza tra Paglia e Tevere, "sulle vie dell’acqua tra Etruria e Roma". L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Cantina Castello di Corbara e "Lo Scalo" Community Hub.
Questo secondo appuntamento di “Dulcis Aqua” è dedicato ai due fiumi e, quindi, s’intitola “Flumina. Pagliano: un sito archeologico alla confluenza tra Tevere e Paglia”. Alla breve presentazione del progetto e del programma della serata farà seguito l’intervento di Maurizio Conticelli, già dirigente presso la locale Comunità Montana, prima, e l’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria, poi, su "Pagliano e il Parco del Tevere".
Sarà poi la volta di Silvio Manglaviti, geografo e storico, che tratterà de “Il sistema delle idrovie Tevere – Paglia – Chiani sulla cartografia antica”. Pietro Tamburini, archeologo, già direttore del Museo Territoriale del Lago di Bolsena, parlerà di “Laghi e fiumi: ponti o confini? Il lago di Bolsena e il medio corso del Tevere in epoca etrusca”.
Alessandro Trapassi, archeologo, già tutor delle campagne di scavo condotte nel sito dalla Scuola di Etruscologia e Archeologia dell’Italia Antica, compirà infine un excursus sulle travagliate vicende di “Pagliano: un porto dimenticato”. L’incontro sarà introdotto e coordinato da Benedetta Cosimi, archeologa, presidente di “Vitis Sapientiae”.
Anche questa seconda serata si concluderà con la degustazione dei vini offerti dalla Cantina Castello di Corbara. Il ricavato dell’aperitivo, al netto delle spese, andrà a sostenere i progetti di studio e ricerca su Pagliano. L’ingresso è libero.
Alla luce degli studi finora compiuti, si può affermare che a Pagliano si sviluppò un importante insediamento portuale di epoca romana che, in base allo studio preliminare delle monete e degli altri reperti ritrovati negli scavi di fine Ottocento e, di recente, nelle indagini effettuate dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dalla Scuola di Etruscologia e Archeologia dell’Italia Antica, sembra essere stato attivo agli inizi del I secolo a.C. fino all’intero arco del IV secolo d.C.. Quest’area ha svolto, sin dall’epoca molto antica, la funzione di centro di raccolta e smercio di prodotti e manufatti provenienti dall’Etruria interna e dai centri produttivi limitrofi. Qui venivano non solo imbarcate merci per Roma, ma anche prodotti agricoli del territorio orvietano, come olio, vino e grano, insieme a manufatti ceramici e laterizi.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
0763.532837 – 342.9500662