"Non esistono piccole donne", viaggio nel protagonismo femminile con Camilla Filippi
Franca Viola, la prima ad aver rifiutato il matrimonio riparatore, eretta a simbolo della crescita civile del Paese nel secondo Dopoguerra e dell'emancipazione delle donne italiane. Savina Rupel, deportata politica internata nel lager femminile di Ravensbrück, dove partorì suo figlio Danilo, che visse una manciata di giorni. E ancora Alfonsina Morini Strada, "il diavolo in gonnella" che, in sella alla bici, corse il Giro d'Italia pedalando da pioniera verso la parificazione dello sport.
L'infermiera inglese Mary Ann Bevan, passata alla storia come "la donna più brutta del mondo" solo perché affetta da acromegalia che sopportò le umiliazioni per amore dei quattro figli da mantenere. L'educatrice Helen Louise Hulick Beebe, la cui battaglia, nell'America del 1938, permise alle donne di essere libere di indossare i pantaloni anche nelle aule di tribunale. E Irma Bandiera, partigiana bolognese insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria.
È un viaggio parziale ma esplicativo del protagonismo femminile non celebrato che commuove, diverte ed ispira il pubblico invitandolo a portare via con sé una nuova consapevolezza di come anche le piccole storie possano avere un enorme significato, quello proposto da "Non esistono piccole donne", lo spettacolo che, mercoledì 8 marzo alle 22.30, nella data non casuale della Giornata internazionale dei diritti della donna, Camilla Filippi porterà in scena al Teatro Boni di Acquapendente con grande esercizio di trasformismo ed immedesimazione.
Con la voce fuori campo di Francesco Montanari e la regia di Susy Laude, l'attrice bresciana – acclamata artista visiva, oltre che volto noto di piccolo e grande schermo con oltre venti pellicole all'attivo – proporrà una Spoon River fatta di sei storie di altrettante donne che hanno segnato il proprio tempo – a volte da eroine, altre da vittime – ma che, quasi sempre, sono state accantonate nella memoria comune per lasciare posto agli uomini. "Quante donne non hanno visto riconosciuto il proprio lavoro, o peggio, sono state dimenticate?", la domanda da cui muove la seconda raccolta delle biografie in prima persona da cui sono tratte.
Dall'immaterialità di Twitter alla carta stampata di People editore, fino ai palcoscenici teatrali d'Italia dove, sotto forma di monologo, il testo pubblicato con lo pseudonimo di Johannes Bückler recupera il suo autentico valore. L'appuntamento, inserito nel cartellone della Stagione 2022/2023 "Angeli, demoni, diavoli, santi e carogne", sostenuta dal Comune di Acquapendente e dalla Regione Lazio e diretta da Sandro Nardi, è una produzione LVF Teatro Manini di Narni e sarà preceduto alle 20.30 da un'apericena su prenotazione e a numero chiuso in teatro, per poi, l'indomani, proseguire la sua tournée alla volta del Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve.
I biglietti sono acquistabili anche online su VivaTicket.com.
Per ulteriori informazioni:
0763.733174 – 334.1615504
www.teatroboni.it