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"Nove vite e dieci blues", Mauro Pagani si racconta al Palazzo del Capitano del Popolo

lunedì 21 novembre 2022

In oltre cinquant’anni di attività ha attraversato stagioni e mode, generi e tendenze, culture e tradizioni, fino ad assurgere del tutto involontariamente al ruolo di indiscusso "guru" della grande musica popolare italiana. Mauro Pagani ha dapprima esaltato il "Progressive" insieme ai quattro amici della Premiata Forneria Marconi, destando meraviglia nei celebrati protagonisti della musica giovanile mondiale degli anni ’70, con gli Emerson, Lake and Palmer - cioè i numeri uno del tempo - che giunsero addirittura a scritturare la Pfm per il mercato anglosassone e americano, poi si è appoggiato gomito a gomito a Fabrizio De André nell’intento, divenuto magnifica realtà, di modificare per sempre i canoni più tradizionali della musica nostrana introducendovi elementi etnici e linguistici fino a comporre la straordinaria ‘Crêuza de mä’, vero e proprio spartiacque culturale del modo di cucire testi e musica.

Continua a collaborare con i grandi, da Vasco Rossi a Ligabue e Francesco Guccini, dopo aver segnato in anni più lontani tappe fondamentali della musica d’autore a fianco del "maestro della voce", il compianto Demetrio Stratos. Ma la sua opera non conosce ostacoli e travalica gli stili, tanto che Pagani è stato anche componente della commissione artistico-musicale del Festival di Sanremo. Indimenticabili le sue colonne sonore, in particolare per le pellicole di Gabriele Salvatores, a cominciare da "Nirvana".

Nel gennaio 2020, Pagani è andato incontro a un’improvvisa perdita di memoria, superata anche attraverso la stesura dell’opera letteraria autobiografica "Nove vite e dieci blues" (Bompiani Overlook) che raccoglie in suggestive pagine e con rara efficacia stilistica la sua esistenza e le sue opere. Domenica 27 novembre, con inizio alle 18 nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo a Orvieto, Mauro Pagani si racconterà senza filtri al giornalista Roberto Conticelli nell’ambito di un evento, inserito nella programmazione natalizia di Cantiere Orvieto, che si preannuncia di notevole interesse per la caratura del personaggio e la coraggiosa nitidezza del suo prodotto editoriale.