eventi

Si presenta "La Fontana di Piazza Tacito. Fra modernismo e tradizione"

giovedì 27 febbraio 2020
di Davide Pompei
Si presenta "La Fontana di Piazza Tacito. Fra modernismo e tradizione"

"L'acqua sgorga al bordo del grande catino sotto forma di velo per scorrere sulla superficie decorata con i 12 segni dello Zodiaco, quindi precipita in un'ulteriore vasca più profonda, simbolo della trasformazione in energia, rappresentata da un altissimo pennone metallico rivestito di acciaio inossidabile. La scelta dei segni zodiacali e delle allegorie dei mestieri a decorazione del catino realizzati con formelle di vetro inciso, distribuite su fondo mosaico, è suggerita dall'intima relazione che intercorre tra essi e i mesi dell’anno che regolano la copiosità dell’acqua di precipitazione".

Affiorano così, un po' alla volta, l'ambiente culturale, le influenze, il mondo in cui venne concepito il progetto. È tutto descritto nelle pagine de "La Fontana di Piazza Tacito. Fra modernismo e tradizione", il volume fresco di stampa curato per Intermedia Edizioni dall'architetto Danilo Sergio Pirro, appassionato di storia locale, e dedicato ad uno dei simboli della "città nuova" di Terni, che ha conosciuto alterne fasi di splendore. Un'originale contestualizzazione del monumento nella vicenda architettonica italiana degli anni '30 del Novecento, in cui si accese la cosiddetta battaglia per il moderno.

Che contrappose fra loro tradizionalisti e innovatori dell'architettura. Questi ultimi erano in sintonia con le esperienze di modernità internazionali del Bauhaus e Le Corbusier e volevano plasmare intorno a questi modelli la nuova architettura nazionale. La grandiosa opera venne ideata, dopo un concorso bandito nel 1932, dagli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo e arricchita dai mosaici – vivaci nelle tonalità del rosso, arancione e giallo – dell'artista anconetano Corrado Cagli. Rosso anche il porfido utilizzato per il bordo della vasca circolare di 19,90 metri di diametro e la pavimentazione.

Grigi, il granito e il marmo di Carrara impiegati per gli altri elementi. Inossidabile e, si direbbe oggi "a chilometro zero", l'acciaio del pennone. Altezza complessiva, 24 metri. Sorta in pieno ventennio fascista, periodo di intenso dibattito sull'architettura italiana, la monumentale e centralissima struttura impreziosita dalle decorazioni policrome in vetro veneziano, con scene sulle costellazioni e la vita popolare, che risultava terminata ad aprile del 1936 venne gravemente danneggiata a seguito dei bombardamenti da parte degli aerei inglesi, nell'ottobre del 1943.

Ultimato il Conflitto Mondiale, si pensò subito alla sua ristrutturazione, ultimata nel 1961, riproponendo i temi originari realizzati con il mosaico tipico dell'Antica Roma. Con il trascorrere degli anni, tuttavia, la manutenzione errata ed altri problemi hanno causato un forte degrado con lo sbiadimento dei colori e l'alterazione dei materiali adoperati, rendendo necessaria la pianificazione di un restauro definitivo e radicale, lungo e tuttora in atto. Ipotizzabile, comunque, che la fine dei lavori sarà per questa estate, a circa un anno di distanza dalla consegna delle chiavi di inizio dei lavori dell'ultimo cantiere.

La presentazione del libro in programma per sabato 29 febbraio alle 17 nella Sala Conferenze dell'Associazione "Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice", al civico 34 di Via dei Castelli, intanto, sarà arricchita da filmati, foto e storie del simbolo della "città dinamica". Accanto all'autore saranno presenti l'editore Claudio Lattanzi e la storica dell'arte Cristina Ranucci. A seguire, aperitivo e apertura delle iscrizioni a nuovi soci per i quali il libro avrà un costo speciale rispetto ai 10 euro del prezzo di copertina.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.