economia

Coldiretti e Terranostra: "Un nuovo modello per creare cultura turistica del territorio"

giovedì 7 novembre 2024

"Territorio, agricoltura, turismo: identità umbra". Questo il titolo della tavola rotonda organizzata in occasione dell’assemblea di Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientaledi Coldiretti, con la presenza di istituzioni regionali ed esperti di settore a livello nazionale. Nel corso della tavola rotonda, svoltasi a Giano dell'Umbria e coordinata dal vicedirettore Coldiretti Umbria Elisa Polverini, Dominga Cotarella, presidente nazionale di Terranostra ha ricordato come anche il Ponte di Ognissanti, abbia confermato il trend di crescita registrato questa estate dal turismo esperienziale, del quale gli agriturismi rappresentano l’interprete più caratteristico. Un primo banco di prova in vista delle vacanze invernali e un importante momento di destagionalizzazione per l’offerta turistica.

"A trainare le visite nelle campagne sono soprattutto le esperienze offerte dagli agriturismi per la stagione autunnale - ha spiegato Cotarella - con la possibilità di partecipare alle attività di raccolta o di scoprire gusti e segreti di settori in crescita. Se l’enoturismo è ormai una realtà consolidata, cresce anche l’oleoturismo, ma sempre più attenzione riscuotono pure il turismo della birra e quello dei formaggi. Vogliamo costruire un nuovo modello: Coldiretti e Terranostra stanno lavorando per creare una cultura turistica del territorio, anche investendo sulla formazione - ha aggiunto Cotarella. Il turismo rappresenta uno strumento per migliorare la qualità della vita dei residenti, ancor prima che dei turisti. Il nostro approccio, come Terranostra-Campagna Amica, tende a favorire la rigenerazione delle risorse contro il “turismo estrattivo”.

Una filiera, quella dell’agricoltura di qualità e multifunzionale - ha sottolineato Cotarella - che ci dà entusiasmo e che ci porta numeri e fatturato, esprimendo anche un grande valore ambientale e sociale, ponendo al centro le persone. Le aree rurali non solo come luoghi di produzione, ma anche di fruizione di tempo libero e arricchimento culturale ed esperienziale.

I buoni risultati registrati nelle strutture umbre in questi giorni di ponte - ha ribadito Elena Tortoioli, Presidente Terranostra Umbria - dimostrano ancora una volta la capacità degli agriturismi di trainare le vacanze green; luoghi ideali per stare a contatto con la natura e per assaporare il meglio della cucina locale, con i piatti della tradizione preparati dai cuochi contadini. Un binomio, quello tra turismo e agroalimentare, diventato oggi un’opportunità per la valorizzazione della destinazione Umbria. Il turismo diventa esperienza e l’agricoltura diventa turismo: insieme possiamo costruire - ha aggiunto Tortoioli - un modello nuovo anche per l’Umbria, dove sarà fondamentale insieme alle istituzioni, alle associazioni e agli stakeholders, creare sinergie e processi di cooperazione a livello locale.

L’approccio deve essere sinergico, in una logica di competitività territoriale, basata su forme di collaborazione intersettoriale.L’autenticità della vera ospitalità rurale si conferma - ha concluso Tortoioli - sempre più un valore aggiunto per una regione come l’Umbria, dove oltre il 98% dei comuni ospita almeno un’azienda agrituristica per un totale di 1.296 strutture, con una su sei che si trova in montagna e quasi la metà gestite da donne.

L’Assessore regionale al Turismo Paola Agabiti, nel suo intervento alla Tavola Rotonda, ha sottolineato il lavoro importante portato avanti, in maniera mirata e sistemica, per coinvolgere e promuovere tutto il territorio umbro, come destinazione unica. Il turismo oggi è intersettoriale ed incide positivamente sul Pil. È importante potenziare la filiera turismo-agricoltura, per uno sviluppo integrato - ha concluso Agabiti.

"L’agriturismo - ha spiegato Francesco Fratto, consulente agriturismo e multifunzionalità Terranostra nazionale - rappresenta ormai un’importante realtà dell’offerta turistica. Identità deve saper significare, affermazione di una sostenibilità anche culturale di un territorio, contro forme di omologazione e standardizzazione. In Umbria il 27% delle imprese agrituristiche hanno produzioni Dop/Igp e 1 su 3 è biologica. Agriturismi che hanno già raggiunto gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030, quali sostenibilità economica, ambientale e sociale".

Maria Carmela Colaiacovo, presidente Confindustria Alberghi, ha ricordato come l’Umbria abbia delle caratteristiche importanti da preservare: siamo una destinazione originale, vera e sicura, con l’enogastronomia che assume un ruolo fondamentale. "Va creata - ha tra l’altro sottolineato - una procedura di visite strutturate, anche negli agriturismi, come conoscenza del territorio e del prodotto, accrescendo l’attrattività". Rolando Fioriti, direttore Federalberghi Umbria, ha precisato come il quadro regionale normativo sul turismo vada nella giusta direzione, con indicazioni chiare che tracciano quanto è possibile fare, anche per accrescere la tutela e valorizzazione del territorio, in maniera integrata. Tra le prossime sfide, aumentare la permanenza media.