economia

Cassa di Risparmio di Orvieto, approvati i risultati. Utile netto pari a 9,3 milioni

mercoledì 6 novembre 2024

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto ha approvato i risultati al 30 settembre 2024. 

  • I nove mesi del 2024 registrano un utile netto di 9,30 milioni di euro rispetto all’utile netto di 5,80 milioni di euro al 30 settembre 2023.
  • +17,2% il Margine di interesse, pari a 30,91 milioni di euro al 30 settembre 2024 rispetto a 26,37 milioni di euro al 30 settembre 2023.
  • +1,0% le Commissioni nette pari a 13,25 milioni di euro in confronto ai 13,12 milioni di euro al 30 settembre 2023.
  • +13,4% il Margine di intermediazione pari a 45,17 milioni di euro rispetto a 39,82 milioni di euro al 30 settembre 2023.
  • Riduzione del cost/income dal 65,9% del 30 settembre 2023 al 63,1% del 30 settembre 2024.
  • +4,6% gli Impieghi netti a clientela, con 1.254,17 milioni di euro al 30 settembre 2024 rispetto a 1.198,64 milioni di euro al 31 dicembre 2023. 
  • +2,2% la Raccolta totale da clientela, pari a 1.699,39 milioni di euro al 30 settembre 2024 rispetto a 1.662,66 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
  • Grado di copertura dei crediti deteriorati al 65,6%, in aumento rispetto al dato di fine 2023 (62,6%). In calo l’NPL ratio lordo e netto, rispettivamente, al 5,48% e all’1,96% (6,10% e 2,38% al 31 dicembre 2023).
  • Solida posizione di liquidità con LCR al 240,6% ed NSFR > 100%.
  • +236 bps di CET1: continua la crescita dei coefficienti di solidità patrimoniale. CET1 al 15,57% (rispetto al 13,21% al 31 dicembre 2023) che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1). 

In particolare, il risultato economico evidenzia: 

  • margine di intermediazione pari a 45,17 milioni di euro (+13,4% rispetto a 39,82 milioni di euro al 30 settembre 2023), grazie alla crescita del margine di interesse (+17,2% da 26,37 milioni di euro a 30,91 milioni di euro al 30 settembre 2024) e delle commissioni nette (+1,0% da 13,12 milioni di euro a 13,25 milioni di euro);
  • rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 3,13 milioni di euro (4,67 milioni di euro al 30 settembre 2023);
  • costi operativi per complessivi 28,11 milioni di euro rispetto a 26,51 milioni di euro al 30 settembre 2023. Le spese amministrative si attestano a 28,56 milioni di euro (rispetto a 25,79 milioni di euro del 30 settembre 2023, +10,7%) con un incremento di circa 1,7 milioni di euro relativi ai costi delle attività esternalizzate alle società del Gruppo. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano un saldo positivo pari a 0,38 milioni di euro (saldo negativo di 0,27 milioni euro al 30 settembre 2023). 

Da un punto di vista patrimoniale, il portafoglio titoli (comprensivo dei titoli “Hold to Collect-HTC” rientranti nella voce 40. dell’Attivo S.P. “crediti verso clientela”) ammonta a complessivi 116,53 milioni di euro rispetto a 146,14 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (-20,3%), costituito, essenzialmente, da titoli governativi italiani classificati nel portafoglio “FVOCI”. 

Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito “HTC”) passano da 1.198,64 milioni di euro di fine 2023 a 1.254,17 milioni di euro al 30 settembre 2024 (+4,6%). 

I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 1.229,54 milioni di euro rispetto a 1.170,06 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+5,1%). 

I crediti deteriorati verso clientela presentano un valore contabile netto di 24,63 milioni di euro (rispetto a 28,58 milioni di euro a fine 2023, -13,8%), con un grado di copertura dei fondi rettificativi al 65,6%, in aumento rispetto al 62,6% del 31 dicembre 2023. In riduzione l’NPL ratio lordo e l’NPL ratio netto, pari, rispettivamente, al 5,48% e all’1,96% (rispetto al 6,10% e al 2,38% al 31 dicembre 2023). 

Cresce la Raccolta totale da clientela di un +2,2%, pari a 1.699,39 milioni di euro rispetto a 1.662,66 milioni di euro del 31 dicembre 2023. 

Ridotta l’esposizione TLTRO-III in seguito ai rimborsi effettuati per circa 27 milioni di euro. 

Solida la posizione di liquidità, con gli indicatori LCR al 240,6% ed NSFR maggiore del 100%. 

In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale: Cet1/Tier1/Total Capital ratio pari al 15,57% (13,21% al 31 dicembre 2023), che recepiscono il computo dell’utile netto al 30 settembre 2024 nel capitale primario di classe 1.