economia

Coldiretti, le priorità dell'agroalimentare umbro. Sui cinghiali è mobilitazione

lunedì 17 giugno 2024

"I cinghiali sono un problema per tutti, agricoltori, allevatori, cittadini e consumatori: al via la mobilitazione!". È quanto deliberato tra l’altro, dall’Assemblea di Coldiretti Umbria tenutasi a Bettona, presso Villa del Boccaglione, dal titolo "Agricoltori, attori di sviluppo. Le priorità dell’agroalimentare umbro" per confrontarsi sui problemi che interessano le singole filiere, sui risultati già raggiunti e sulle prossime sfide da affrontare. L’Assemblea si è inserita nell’ambito del progetto "Bettona produce eccellenze", con l’evento "Ti racconto Bettona: natura, territorio e biodiversità" che nel weekend ha previsto anche un mercato straordinario di Campagna Amica e Street Food Contadino nei giardini della Villa, con il meglio delle eccellenze agroalimentari umbre. Infine la presenza di Aprol Umbria ed EVO School con iniziative per l’avvicinamento all’olio extravergine di oliva.

"In questi mesi - ha ricordato il presidente regionale Coldiretti, Albano Agabiti - abbiamo predisposto un Piano di misure, a livello nazionale ed europeo che hanno già portato ad alcuni risultati, dalla semplificazione della PAC alla moratoria dei debiti, dallo stop al fotovoltaico sui terreni agricoli, alla semplificazione della normativa contro le pratiche commerciali sleali. Ora anche a livello regionale serve un cambio di passo decisivo, “concretizzando” il lavoro svolto, in primis sull’annosa questione cinghiali, su cui scendiamo di nuovo in campo e su cui tra l’altro chiediamo una filiera tracciata e trasparente delle carni!

Ma anche su semplificazione amministrativa, filiera zootecnica, agricoltura sociale, tanto per citare le priorità più imminenti. Le nostre azioni di questi anni hanno avuto l’unico obiettivo - ha aggiunto Agabiti - di continuare a dare risposte agli imprenditori agricoli; il nostro orgoglio è quello di essere sempre in campo per dare un futuro all’agricoltura. Una delle nostre storiche battaglie riguarda la trasparenza dell’origine dei cibi, su cui abbiamo moltiplicato il nostro impegno con la petizione popolare europea per chiedere di estendere l’etichetta di origine su tutti i prodotti alimentari. Altra priorità, da sempre, la semplificazione - ha aggiunto Agabiti - visto che un agricoltore non può trascorrere un terzo del suo tempo per riempire moduli e carte burocratiche.

Il nostro lavoro oggi come nel prossimo futuro mira a porre il settore primario sempre di più al centro dello sviluppo del Paese e della nostra regione. Siamo impegnati a portare avanti, accanto a tutte le esperienze di filiera corta e di multifunzionalità - ha sottolineato Anna Chiacchierini, presidente Coldiretti Perugia - anche la costituzione di filiere organizzate e distintive, con il protagonismo delle imprese agricole, rilanciando anche quelle più in difficoltà come quella zootecnica e della chianina, decisiva per l’economia di tanti nostri territori, anche dei più marginali".

"Vogliamo lavorare su progetti e proposte concrete che puntano a tutelare i redditi degli imprenditori e il vero made in Umbria agroalimentare, un cardine pure per l’immagine della nostra regione e per il turismo rurale ed esperienziale - ha ribadito tra l’altro nel suo intervento Dominga Cotarella, presidente Coldiretti Terni. Un modello che parte anche dalla difesa della nostra dieta mediterranea che si basa sul rispetto del territorio e della biodiversità, sempre più sotto attacco. A testimonianza di questo, pure la nostra battaglia di civiltà che stiamo portando avanti sul fronte cinghiali e su cui rinnoviamo il nostro impegno su tutto il territorio. Non si tratta più solo di un’emergenza, ma di un gravissimo problema che interessa da troppo tempo oltre che le imprese agricole, anche le città, l’ambiente, la biodiversità, la tutela della salute e della pubblica sicurezza".

"Prosegue con forza il nostro lavoro per difendere la sostenibilità economica delle imprese. Abbiamo il dovere - ha precisato Mario Rossi, direttore Coldiretti Umbria - di tramutare le proposte in progetti concreti, restituendo piena competitività al lavoro degli imprenditori agricoli. Da qui pure l’attivismo dei nostri dirigenti in tutte le sezioni territoriali, anche operando in gruppi di lavoro specifici sui vari comparti, per ulteriori progettualità “spendibili” a livello di governo territoriale, a cominciare dalla valorizzazione delle attività multifunzionali dell’agricoltura, in primis quelle rivolte al sociale. Proprio per questo durante l’assemblea abbiamo dato voce anche alle varie esigenze del territorio, con gli interventi degli agricoltori delle diverse zone dell’Umbria".