economia

Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, 30 anni di età e lo sguardo rivolto al futuro

sabato 24 settembre 2022

La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto festeggia i trent'anni dalla sua istituzione con un incontro celebrativo a doppio canale: memoria delle attività svolte fino a oggi e ipotesi per il prossimo futuro. L’incontro, che si è svolto sabato 17 settembre presso la prestigiosa sede di Palazzo Coelli, ha coinvolto gli organi della Fondazione.

Le Fondazioni di origine bancaria furono istituite in adempimento della "Legge Amato" del 1991, che decretò la separazione dell’attività filantropica da quella prettamente creditizia, appannaggio delle Casse di Risparmio. Così tra il 2021 e il 2022, tutte le Fondazioni si trovano impegnate in festeggiamenti e riflessioni sul percorso di lavoro maturato in un trentennio di autonomia statutaria e gestionale vocata all’interesse pubblico e al sostegno delle comunità di appartenenza.

La Fondazione di Orvieto, nell’arco della sua trentennale esperienza, ha contribuito allo sviluppo di molteplici e variegate iniziative sul territorio, finanziando ben 2.594 progetti con una erogazione complessiva di circa trenta milioni di euro, nei settori dell’arte, dell’istruzione, dello sviluppo locale, della sanità pubblica, del volontariato e dell’assistenza agli anziani.

Al saluto istituzionale del presidente, Libero Mario Mari, ha fatto seguito l’intervento del sindaco, Roberta Tardani, che ha ringraziato la Fondazione per l’impegno continuativamente speso in favore del territorio. Il radicamento e il profondo legame con le realtà locali sono stati ribaditi da Pierluigi Neri, noto imprenditore e socio anziano della Fondazione, che ha ripercorso alcune fasi dei primi anni di vita dell'istituzione.



È stato Ivano Mocetti, vice presidente del Consiglio di Amministrazione, a ricordare la figura del dottor Gioacchino Messina, prematuramente scomparso nel settembre 2020 durante il primo mandato della sua presidenza. Un mandato dedicato in modo particolare alla partecipazione nella conferitaria Cassa di Risparmio di Orvieto Spa e alle problematiche legate alle note vicende di Banca Popolare di Bari, socio di maggioranza di CRO. Alla presenza dei familiari, è stato intitolato al compianto presidente l'Auditorium di Palazzo Coelli, ora “Auditorium Gioacchino Messina”.

L’intervento del vice presidente del Consiglio d’Indirizzo, Sergio Finetti, oltre a ricordare la persona e l’operato del Presidente Messina, ha illustrato il ruolo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto nel processo di sviluppo territoriale, richiamando alla memoria dei partecipanti la forte presenza dell’Ente, soprattutto in momenti di massima difficoltà come, ultimo in ordine di tempo, l’investimento che in piena pandemia ha consentito all’Ospedale di Orvieto di acquisire nuovi mezzi e presìdi per affrontare la situazione di grave emergenza sanitaria.

La seconda parte della mattinata ha visto il presidente Mari impegnato nella ricostruzione di momenti salienti della storia della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, ricordando le principali iniziative promosse dall’Ente nei molteplici settori di interesse e di intervento.
Il presidente ha, poi, rappresentato alcune idee per il futuro, a partire da una comunicazione tra la Fondazione e la comunità di riferimento più immediata e diretta, con una particolare attenzione ai giovani, avvalendosi di strumenti più moderni e “social”.

Lo stupendo Palazzo Coelli, sede dell’Ente, sarà maggiormente fruibile, sia per la frequentazione degli spazi espositivi, in cui si potranno ammirare le collezioni permanenti di noti artisti orvietani e le mostre temporanee che periodicamente vengono ospitate, sia per l’utilizzo a fini convegnistici dell’Auditorium Gioacchino Messina.

Da lunedì 19 settembre il palazzo è aperto al pubblico e disponibile per organizzare mostre, esposizioni, incontri, divenendo un centro importante di aggregazione e di scambio culturale. Sarà possibile usufruire anche un tour virtuale di Palazzo Coelli grazie a un video presente nel nuovo sito web della Fondazione. In questa fase di rinnovamento, anche formale, è stato avviato un percorso, a cui parteciperanno tutti gli organi della Fondazione, di rivisitazione del logo che da sempre simboleggia l'istituzione.

A tal fine sono stati coinvolti gli studenti di una scuola della città, la V D – Indirizzo “Grafica” del Liceo Artistico, i quali, coadiuvati dalle professoresse Daniela Torsello, Silvia Valentini e dalla dottoressa Tiziana Bocchino, hanno aderito con entusiasmo e professionalità al progetto, elaborando alcune idee molto interessanti.

La presenza in sala di giovani e docenti ha contribuito a connotare l’impronta innovativa dell’evento. Nel saluto finale, il presidente Mari ha espresso l’auspicio e la volontà di guardare al futuro con nuovo slancio ed entusiasmo, affinché la Fondazione possa continuare a essere un punto costante di riferimento per la comunità e per il territorio.