Welcare amplia la sede e aumenta l'organico. "Radicati sul territorio, guardiamo al mondo"
Ha radici ai piedi della Rupe di Orvieto, nella zona industriale di Fontanelle di Bardano, ma guarda al mondo dal momento che la sua produzione raggiunge oltre 20 Paesi, tramite una rete di distribuzione esclusiva in continua espansione. E in espansione lo è anche l'azienda stessa, Welcare, società orvietana – che, dal 2021, è parte del Gruppo Labomar – specializzata nella produzione ecosostenibile di dispositivi medici per la cura della pelle.
Giovedì 15 settembre Fulvia Lazzarotto, fondatrice ed amministratore delegato di Welcare, insieme a Walter Bertin, fondatore ed amministratore delegato del Gruppo Labomar, hanno annunciato l'ampliamento della sede produttiva dell'azienda che porterà anche ad aumentare l'attuale organico, composto da circa 30 dipendenti – età media, 35 anni, forte la presenza femminile, che, ad aprile, ha effettuato anche turni notturni per far fronte ad importanti commesse provenienti dall'estero – con una decina di nuove assunzioni.
Oltre ad operai specializzati, le figure professionali richieste sono quelle di laureati da impiegare in settori regolatori, quality, marketing e commerciale. Ad oggi, in fase di selezione, resta difficile trovare persone che parlino bene l’inglese. Entro la primavera 2024, intanto, vedrà luce il nuovo insediamento di 300 metri quadrati che sorgerà a fianco dell'attuale sede al civico 7 di Via dei Falegnami ed ospiterà una seconda camera bianca, così sono chiamati gli ambienti produttivi a contaminazione controllata che ospiteranno degli speciali macchinari customer-made.
Il tutto per un investimento che supera i 2 milioni di euro e che tiene conto dei fatturati in crescita. "Da 22 anni – ha spiegato Lazzarotto – Welcare sviluppa, produce e commercializza dispositivi medici per la prevenzione e il trattamento di infezioni e per la gestione di lesioni cutanee e ferite, acute e croniche, frequenti anche in aree altamente specialistiche come oncologia, radioterapia e dermatologia. Siamo alla ricerca continua di nuovi partner nelle aree del mondo non ancora coperte. Ma, al tempo stesso, siamo profondamente radicati sul territorio”.
"I ricavi consolidati relativi al primo semestre 2022 – ha aggiunto Bertin – risultano pari a 41,8 milioni di euro, con un incremento del 36,9% rispetto al dato realizzato nello stesso periodo 2021 quando erano 30,5 milioni di euro. Oltre ai valori di Labomar Spa, i ricavi includono anche Entreprises ImportFab Inc. e il fatturato delle società acquisite nel secondo semestre 2021, ovvero Labiotre Srl e, appunto, Welcare di Orvieto che, nel semestre, è cresciuta a doppia cifra. Siamo una grande famiglia che conta circa 360 dipendenti”.
A riprova della volontà di rimanere radicati sul territorio, il fatto che Welcare sia main sponsor dell'Orvietana Calcio. “Orvieto – ha ribadito Lazzarotto – è il nostro cuore produttivo. Siamo qui da oltre venti anni, ci sentiamo parte del territorio e vogliamo restarci. Quando abbiamo deciso di dare il nostro supporto alla Società biancorossa, la più longeva della città, ci ha ispirato la convinzione su quanto la pratica sportiva incida positivamente sulle persone, da quelle giovanissime agli adulti. Chi si adopera per lo sport, nel nostro caso nel calcio, svolge una funzione sociale nobile quanto utile.
Siamo, dunque, soddisfatti di averlo fatto". Le produzioni sono diversificate, ma viaggiano su binari paralleli, per poi convergere sui fabbisogni medicali e sul miglioramento della qualità della vita. Entrambe vanno a gonfie vele, e si stanno approntando progetti espansivi. Quello che viene chiesto alla città e, più in generale, alla Regione, è forse un po’ più intraprendenza e una maggiore motivazioni. “Benissimo il turismo, l’olio e il vino, ma c'è anche altro”.