Emergenza occupazionale, a pagare maggiormente le spese sono le donne
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"Questa Amministrazione Comunale è l'unica della provincia che ci ha convocato per partecipare il bilancio. E questo è positivo in un momento di particolare difficoltà per il territorio così come per Orvieto". Così Riccardo Marcelli, coordinatore per la Cisl dell'area sindacale territoriale Terni-Orvieto, all'indomani dell'incontro avuto con il sindaco, Roberta Tardani.
Un momento di confronto che arriva dopo il lockdown per arginare l'emergenza sanitaria strettamente legata a quella economico-occupazionale. “A pagare maggiormente le spese – dice il sindacalista – sono le donne. Almeno un paio a settimana quelle che, nel solo mese di giugno, si sono rivolte, ai nostri sportelli per avviare le pratiche di dimissioni volontarie e quelle legate alla maternità”.
Un dato che qui assume connotati evidenti rispetto a quelli provinciali e che, per la Cisl è indicativo della difficoltà del momento che vede in prima linea proprio le donne nella conciliazione dei tempi lavorativi con quelli familiari e forse anche per la tipologia di lavoro che svolgono nel territorio.
A preoccupare, anche gli strascichi dell'emergenza diffusa che si vedono nell'erogazione degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. Tra tutti i settori, quelli dell'alberghiero e del commercio, sui quali la Cisl con la sua categoria della Fisascat proprio in queste settimane ha intensificato la presenza nell'ufficio di Orvieto.
“Questa città – aggiunge Marcelli – ha le caratteristiche per rimettere in moto l'economia partendo dal turismo, non sottovalutando lo strumento dei fondi europei e quello delle aree interne. Tema, quest'ultimo, che insieme a quello dell'industria è stato oggetto di un incontro unitario tra i sindacati provinciali e la presidente della Regione. Un focus che per noi rimane prioritario e che attende ora la risposta da parte delle istituzioni”.
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