"Alla ricerca dell'Uomo Ragno", Mauro Repetto: "Affrontare la vita con il sorriso sulle labbra"

Il messaggio che Mauro Repetto, ideatore e co-fondatore di una band cult della musica degli anni ’90 come gli 883, lascia al suo pubblico, è quello di cercare dentro di sé quel “sorriso sulle labbra” che è il modo giusto per affrontare la vita. "Alla ricerca dell’Uomo Ragno" è il titolo dello spettacolo che dopo le date di giovedì 10 aprile al Teatro Mancinelli di Orvieto e venerdì 11 aprile al Teatro Menotti di Spoletto lascia l'Umbria alla volta di Avezzano. Nella serata di sabato 12 aprile, infatti, sarà il palco Teatro dei Marsi ad ospitare "il menestrello di Pavia" che, ancora una volta, inviterà a viaggiare insieme tra realtà e finzione, specchi temporali e canzoni sempreverdi, con tratti autobiografici e surreali pennellate autoironiche.
Immancabili canzoni come "Hanno ucciso l'Uomo Ragno", "Nord Sud Ovest Est" e "Sei un mito" per rivere insieme "gli anni d'oro del grande Real, gli anni di Happy days e di Ralph Malph, gli anni delle immense compagnie, gli anni in motorino sempre in due". Ma cosa rappresenta per il biondo "Flash", l'Uomo Ragno che, oltre a trovarsi nel titolo dello spettacolo, è anche nel libro scritto insieme a Massimo Cotto "Non ho ucciso l’uomo ragno. Gli 883 e la ricerca della felicità" pubblicato da Mondadori nel 2023)?
"Peter Park – afferma ai nostri microfoni, a conclusione dell’esibizione e dopo aver fatto foto con gli spettatori ad attenderlo al Foyer – potrebbe essere di Pavia e di Orvieto. Siamo d’accordo? Non è un supereroe osannato, ma uno che agisce nella provincia”. Da questo assunto l’artista ripercorre il suo viaggio musicale da rap su mangiacassette a canzoni ballate da tre generazioni in Italia e all'estero, facendosi aiutare dal disc jockey e miglior compagno di viaggio possibile. E invita ad "affrontare la vita con il sorriso sulle labbra comunque vada… La vita l’ho affrontata con il sorriso e la ringrazio tutte le sere. Poi, domani è un altro giorno e si vedrà…".

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