cultura

Grazie ai fondi del Pnrr rinascono i Giardini Storici di Villa Cahen "La Selva"

mercoledì 9 aprile 2025
di Davide Pompei

"Un immenso wild garden costituito perlopiù da piante ad alto fusto pre-esistenti, soprattutto querce, con moderato inserimento di essenze esotiche" a cui si collega, nella zona che precede l’ingresso, un parco all’inglese con "percorsi sinuosi, spazi erbosi e fondali alberati, di cui restano una grande uccelliera e originali supporti metallici per piante rampicanti". Più in basso, un raro giardino giapponese, ispirato allo stile collinoso tsukiyama, con sentieri tortuosi, ponticelli, brevi cascate e lanterne in granito ad evocare, seppure in piena Umbria, il fascino dei giardini d’acqua nipponici. 

E ancora le serre per ospitare piante tropicali e specie floreali rare provenienti da diverse parti del mondo, il parterre all’italiana organizzato con siepi geometriche e aiuole simmetriche fatte di cubi e sfere di bosso – quattro quelle agli angoli della peschiera rettangolare con al centro una ninfa – "la cui sobria grazia è interrotta da palme e arbusti di gusto ottocentesco". Le vetrate della limonaia e dell’aranciera lasciano filtrare la giusta dose di luce, mentre il belvedere affaccia sul Paglia scoprendo nitido il dirimpettaio Castello di Torre Alfina, a ricordare antiche parentele familiari. 

Riflettono la passione per la botanica e il design paesaggistico dell'antico proprietario, il finanziere belga Edouard Cahen che nel 1880 fece costruire quello straordinario esempio di architettura Liberty, i giardini della villa di delizie "La Selva". Da sempre noti per la loro varietà e raffinatezza in quel mix di interesse botanico e bellezza estetica che offre a sufficienza angoli di serenità e meditazione nel cuore della Selva di Meana. Appena rinati grazie al bando del Pnrr finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU "Programmi per valorizzare l’identità dei Parchi e Giardini Storici".



Al termine dei lavori di restauro e valorizzazione avviati a maggio 2023 che hanno previsto l’utilizzo di tecniche sostenibili e sistemi finalizzati ad una fruizione inclusiva, martedì 8 aprile ha avuto luogo l'atteso taglio del nastro. "Andiamo a restituire un bene – ha detto il sindaco, Luca Cupelloa cui l’intera comunità locale è legata con affetto e senso di appartenenza. La volontà di valorizzare il complesso portata avanti da questa Amministrazione Comunale, in continuità con quella precedente, si è incontrata con la sensibilità dimostrata dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi".



Quest’ultimo è il soggetto concessionario in uso governativo che nel 1960 ha acquisito l'area demaniale estesa tra i 246 e 651 metri di quota facendone sede del Centro Didattico Sperimentale "Selva di Meana". Circa 3.000 gli ettari di estensione dell’omonima Area Naturale Protetta. "I Carabinieri Forestali – ha sottolineato il generale di Divisione, Antonio Danilo Mostacchisono custodi della natura e dell’ecosistema e perseguono con competenza professionale interessi collettivi come la cura di questi spazi verdi che richiedono la partecipazione di tutti".

Si è detta "stupita della bellezza ritrovata di questi luoghi", il prefetto di Terni Antonietta Orlando, parlando di "un'eccellenza che coniuga grandi valori come la tutela della biodiversità per incrementare la cultura del rispetto dell’ambiente e del paesaggio nel contesto di un bene storico di pregio". "Un luogo – ha dichiarato la presidente della Regione, Stefania Proiettiche esprime tutta l’essenza dell'Umbria. Non abbiamo sbocchi sul mare, ma siamo una terra verde di borghi e gioielli come questo da tutelare, far conoscere e promuovere".

Alla benedizione impartita da don Zeffiro Tordi hanno fatto seguito le visite a cura di Marco Maovaz, curatore dell'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Perugia che ha studiato le piante presenti con tecniche moderne come la tomografia sonica, e dell’architetto Luca Mordini, direttore dei lavori. Importo complessivo 1.950.000 euro, funzionale al restauro di strutture quali la Casa del Giardiniere, la Serra Tropicale e l’Aranciera oltre al Giardino Giapponese, la Fontana con la statua di Leda e il Cigno, la Voliera e il Padiglione, all’esecuzione di opere idrauliche e relative ad impianto elettrico ed illuminazione e alla sicurezza dei lavoratori.

Dieci le tappe – Ingresso, Villa, Fontana e Belle Époque, Giardino all’Italiana, Serra e Tropici, Balaustra e Torre Alfina, Giardino all’Inglese, Giardino Giapponese, Limonaia, Campo da Tennis – della videoguida realizzata da AudioLog, fruibili anche attraverso i pannelli tiflodidattici dotati di appositi Qr-Code da scansionare che, con il linguaggio visivo dei cartoon, invitano i più piccoli, ma non solo, a conoscere aneddoti, storie e segreti che la villa e i suoi giardini custodiscono e immergersi così in un ambiente che è armoniosa sintesi di storia e natura. E che, complice la bella stagione, merita di essere vissuto. ​



In questo senso, sarà presto diffuso un calendario di eventi e visite. Il primo appuntamento è con l'open day di sabato 19 aprile alle 10. Nel corso della visita guidata gratuita, aperta a tutti e senza necessità di prenotazione, saranno illustrati i lavori eseguiti per la riqualificazione, il restauro e la fruibilità dei Giardini, oggetto di quella che il tenente colonnello Marco Fratoni, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi ha definito "una vera e propria remise en place", così come documentato anche nella monografia realizzata per l'occasione.




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