Al Pozzo di San Patrizio fino al 30 marzo l'esposizione della moneta del 1534 "Ut bibat populus"

Aperta sabato 22 marzo al Pozzo di San Patrizio di Orvieto, in occasione della Giornata Mondiale della Acqua, l’esposizione della medaglia coniata nel 1534 per celebrare la costruzione dell’imponente opera di ingegneria idraulica voluta da Papa Clemente VII, rifugiatosi a Orvieto dopo il Sacco di Roma, e progettata dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane. Sul fronte della moneta realizzata dall’orafo e scultore Benvenuto Cellini, una delle rarissime copie esistenti e per la prima volta esposta a Orvieto, la scritta in latino “Ut bibat populus” (“Affinché il popolo beva”), un chiaro riferimento alla necessità di garantire l’approvvigionamento idrico alla città durante i periodi di assedio.
La mostra “Ut bibat populus”, che andrà avanti fino a lunedì 30 marzo negli orari di apertura del Pozzo di San Patrizio, è organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Orvieto nell’ambito dell’iniziativa “Storie di Pozze e di Radici” che ha coinvolto anche il Pozzo della Cava. Il complesso ipogeo del quartiere medievale è stato infatti la tappa finale del percorso che, partito dal Pozzo di San Patrizio, ha toccato i luoghi dell’acqua sulla rupe, visibili e non più visibili: il serbatoio della funicolare, la cisterna di San Domenico, gli scavi etruschi del Labirinto di Adriano, il “conservone” sulla Torre del Moro e il finto pozzo di Piazza dell’Erba.
Nelle grotte del Pozzo della Cava infine l’installazione artistica realizzata dagli studenti della 5C del Liceo Artistico “Livio Orazio Valentini”, dal titolo “Rabdomante – Il tempo della Terra, una radice in cerca dell’acqua”, sotto la direzione del professor David Arnaldo De Carolis e con la collaborazione dei professori Roberto Forlini e Riccardo Massetti. Nel pozzo esposto anche il disegno di Daniele Baseggio della 1B del liceo stesso.
“Nella giornata mondiale dedicata alla sensibilizzazione sull’uso consapevole e la gestione sostenibile delle risorse idriche – afferma il sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura, Roberta Tardani – l’esposizione della medaglia di Benvenuto Cellini nel Pozzo di San Patrizio ha un valore altamente simbolico per il messaggio che vuole trasmette.
Il capolavoro ingegneristico di Sangallo è già un simbolo di previdenza e autosufficienza mentre nella moneta, con la scena di Mose tratta dall’Esodo, vengono rappresentate la ricerca dell’acqua, il suo utilizzo e la sua conservazione. La storia del Pozzo di San Patrizio e l’incisione Ut bibat populus, che ribadisce come garantire l’acqua significa garantire la vita, ci portano dunque a riflettere sull’attualità del tema dell’acqua come bene indispensabile.
Un’opera del passato diventa cosi un monito e ci insegna l’importanza della lungimiranza, della gestione sostenibile delle risorse idriche e di quanto l’ingegno umano debba essere oggi essere rivolto alla tutela di questo bene essenziale. Ringrazio il generoso collezionista orvietano che ha reso possibile, per la prima volta a Orvieto, l’esposizione di questa medaglia e ringrazio anche studenti e docenti del Liceo artistico che hanno arricchito questa giornata con il loro lavoro di ricerca ed elaborazione tradotta nella suggestiva opera collettiva installata nel Pozzo della Cava”.

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