Un nuovo capitolo per la valorizzazione del territorio: "Fe-Festa" colpisce ancora

Il percorso di valorizzazione del territorio dell’Alfina prosegue con un nuovo evento che ha saputo unire cultura, arte, istituzioni e sapori in una celebrazione collettiva ricca di novità e sorprese. Dopo il successo degli incontri precedenti, il Borgo di Campagna "Il Tesoro" di Torre Alfina ha nuovamente aperto le sue porte in legno, quelle di una volta, per ospitare una serata indimenticabile, dove il dialogo tra tradizione e innovazione ha trovato la sua massima espressione.
La serata si è aperta con il suggestivo "organetto in circolo" di Viola Buzzi, un viaggio attraverso il paesaggio sonoro della Tuscia, dove l’artista ha illustrato il suo appassionato lavoro di ricerca. Il recupero di questo antico strumento, da tempo scomparso dalla tradizione locale, ha permesso di intrecciare passato e presente in una narrazione musicale unica. Viola ha presentato ad alcuni partecipanti al "cerchio" anche la sua ricerca sulla fotografia di paesaggio, facendo constatare che fette di territorio anticamente vergini ora hanno comunque uno o più elementi antropizzati (pali, macchine, cemento, fotovoltaico, argini...).
A seguire, il tenore Giordano Ferri ha incantato il pubblico con la sua voce, frutto di un'esperienza artistica internazionale, il suo percorso artistico lo ha portato dai palcoscenici europei grazie all'orchestra di Ennio Morricone, fino alla riscoperta del tango e di figure musicali dimenticate in un recente traguardo di studio: un progetto ambizioso che promette di arricchire ulteriormente il panorama musicale locale, la promessa è quella di seguirlo. Non solo musica, ma anche eccellenza artigianale e gastronomica. La bottega "Alina", già rinomata nell’Orvietano, ha portato in mostra le sue creazioni in trina ad uncinetto "ad Irlanda", con applicazioni che spaziano dagli accessori d’abbigliamento agli arredi.
La stessa artista ha stupito i presenti indossando un capo esclusivo, realizzato in filo nero originale del 1920, sottilissimo, un perfetto connubio di tradizione e innovazione sartoriale. Sul versante enogastronomico, l'azienda agricola "Le Poie" ha conquistato i partecipanti con la degustazione dei suoi vini d’eccellenza: "Sensazioni" e "Emozioni", due etichette che Ramona ha saputo raccontare con e attraverso il territorio, gli aromi e i sapori autentici, un lusso di questi tempi.
Ad impreziosire l’evento la qualificata presenza del geologo Claudio Margottini, fra le altre cariche ricoperte come esperto ISPRA e Vice Presidente del Consorzio Mondiale sulle Frane presso l’International Consortium on Landslides di Kyoto. Margottini ha sottolineato come una decina di anni fa sia riuscito a intervenire per il mantenimento e la salvaguardia proprio di questo territorio da una corsa selvaggia delle rinnovabili speculative, mettendo in campo la sua comprovata esperienza. Pur non essendo contrario all’approvvigionamento energetico da fonti geotermiche, ha evidenziato la necessità di conoscere bene il territorio e le modalità di intervento per garantire un equilibrio fattivamente sostenibile.
La nuova Pro Loco di San Lorenzo Nuovo poi ha sapientemente raccontato della loro tradizione cinquantennale, riportando in auge la storica "Sagra degli gnocchi", che si svolge in piena estate. Un segno tangibile della volontà di mantenere vive le radici del territorio, con un occhio attento alla promozione e al coinvolgimento delle comunità limitrofe.
Un momento di curiosità ha visto lo chef Fabio assistere alla preparazione dei "fagioli all’800 di nonna Fosca", realizzati dalla timida Ilveria nella cucina professionale per la cooking-class voluta dalla proprietaria della struttura ospitante, Rita Favero. Il piatto, a base di fagioli cannellini e frittata sarà presto reinterpretato dallo chef in una versione che omaggia la tradizione. La fotografa di scena Federica Ghinassi ha saputo immortalare attimi preziosi dell’evento rendendoli vividi attraverso il suo obiettivo.
Infine, il fratello di Rita, Mauro Favero, ha pubblicamente ringraziato il geologo Silvio Manglaviti, sottolineando l’importanza di continuare a difendere il territorio da progetti esterni che, per ignoranza e mancanza di conoscenza del contesto locale, rischiano di snaturare il paesaggio prevalentemente agricolo e rurale della zona, pronto ad essere fruito da un turismo ecosostenibile ma non confutato. Il fermento culturale e la volontà di fare rete si sono manifestati ancora una volta nella partecipazione attiva di istituzioni, artisti e imprenditori locali. L'evento ha ribadito l'importanza di una collaborazione tra pubblico e privato per la promozione del territorio, con la promessa di nuove iniziative in arrivo nel mese di aprile.
Il prossimo appuntamento è già fissato: la strada tracciata è chiara, e la volontà di valorizzare le eccellenze locali continua con entusiasmo crescente. Il fermento culturale e la volontà di fare rete si sono manifestati ancora una volta nella partecipazione attiva di istituzioni, artisti e imprenditori locali. L'evento ha ribadito l'importanza di una collaborazione tra pubblico e privato per la promozione del territorio, con la promessa di nuove iniziative in arrivo. Il Borgo "Il Tesoro" si propone come uno spazio aperto ad aziende desiderose di presentarsi nel territorio, nonché a istituzioni ed enti locali (comuni, Pro Loco, associazioni, fondazioni) che vogliono promuovere un artista, una metodologia, una visione del territorio.
Questo luogo d'incontro vuole accogliere realtà già affermate, che già hanno un seguito, capaci di divulgare e diffondere idee o progetti (feste, sagre, prodotti...) oltre i confini locali, in un'ottica di apertura cross-regionale. Un'opportunità concreta per rafforzare il legame tra cultura, tradizione e sviluppo sostenibile, creando nuove connessioni e prospettive per il futuro.

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