cultura

L'IIS "Majorana-Maitani" vince nuovamente il Premio "Ursula Grohmann" e punta a nuovi traguardi

venerdì 14 febbraio 2025

Quattro anni, quattro storie straordinarie, quattro donne che hanno cambiato il modo di guardare il mondo. Abbiamo iniziato con Maria Crespi, una chimica brillante che per un breve periodo fece parte del Gruppo di Via Panisperna, ma che dovette scontrarsi con le difficoltà di essere una donna nella scienza. Nonostante il suo talento, non le fu permesso di intraprendere una vera carriera scientifica, ricordandoci quanto sia stato lungo e difficile il cammino verso la parità.

Poi abbiamo scoperto Emmy Noether, la matematica che, con il suo teorema di Noether, ha svelato il profondo legame tra le simmetrie di un sistema fisico e le leggi di conservazione: quantità di moto, momento angolare, energia—tutte connesse alla struttura stessa dell’universo. L’anno scorso abbiamo raccontato la storia di Mona Minkara, che ha abbattuto ogni barriera dimostrando che la scienza è accessibile a tutti, indipendentemente dagli ostacoli.

Per il quarto anno consecutivo, il nostro istituto ha conquistato il primo premio del concorso Ursula Grohmann dell’Università di Perugia, che nella categoria ‘Una scienziata da scoprire’ ha visto la partecipazione di ben nove istituti diversi con 15 elaborati. Quest’anno abbiamo scelto di portare alla luce la figura di Ada Lovelace. Ada è stata una mente visionaria, capace di guardare oltre il suo tempo e immaginare un futuro in cui le macchine potessero elaborare non solo numeri, ma anche simboli, parole e musica. Oggi il suo contributo viene riconosciuto come fondamentale per la nascita della programmazione, eppure, per lungo tempo, la sua storia è rimasta nell’ombra.

 Con il progetto "Ada Lovelace: Visionaria della Scienza e Musa dell’Innovazione", realizzato in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza 2025, abbiamo voluto far conoscere Ada alle nuove generazioni in modo innovativo e coinvolgente. Per farlo, abbiamo scelto di raccontare la sua vita e le sue intuizioni attraverso un gioco dell’oca interattivo, poiché il suo percorso è stato un viaggio fatto di scoperte, ostacoli e intuizioni geniali.

Il cuore del nostro lavoro è un poster scientifico interattivo che ripercorre i momenti chiave della vita di Ada, arricchito da numerosi contributi interamente realizzati dai nostri studenti. Eccone solo alcuni: un video che racconta l’esperienza con i bambini della scuola primaria, un dialogo tra Ada e la sua migliore amica Mary, un'intervista doppia immaginaria tra Babbage e Ada, la canzone "Il codice del tempo" il cui testo è stato redatto a più mani, una pedina ideata e prodotta con la stampante 3D, quiz interattivi e approfondimenti interdisciplinari che collegano la storia di Ada ai temi della tecnologia, del pensiero creativo e della parità di genere.

Il nostro poster è, in realtà, il tabellone di un gioco da tavolo fruibile da tutti tramite QR code che aprono le porte a tutti i contenuti sviluppati. Si tratta di un progetto che unisce scienza, creatività e innovazione, e il cui aspetto più speciale è stato il coinvolgimento diretto dei bambini della classe quinta della Scuola Primaria di Ciconia. Durante la fase di progettazione, siamo andati a trovarli per raccontare loro la storia di Ada e condividere le prime idee sul nostro gioco. I loro suggerimenti e il loro entusiasmo ci hanno aiutato a perfezionarlo, rendendolo ancora più coinvolgente e adatto ai più piccoli.

Questa attività rappresenta il primo passo verso la realizzazione di un progetto più ampio, che speriamo possa concretizzarsi in futuro: la creazione dei Patti Educativi di Comunità. Immaginiamo una scuola che non sia un luogo chiuso, ma un ambiente aperto al territorio, dove studenti di età diverse possano collaborare e imparare gli uni dagli altri, in un’educazione tra pari in cui i più grandi diventano tutor e punti di riferimento per i più piccoli.

Le rivoluzioni più grandi nascono dal basso, da piccoli gesti, dall’entusiasmo di chi sceglie di mettersi in gioco. Con questa attività vogliamo dare un segnale: la scuola può diventare un laboratorio di scoperta e condivisione, dove il sapere si trasmette attraverso l’esperienza diretta e il confronto. Ma il nostro viaggio non finisce qui. Ora siamo pronti a condividere questa esperienza con tutti i bambini che vorranno conoscere la storia di Ada Lovelace! Ci incontreremo nuovamente con i bambini della scuola primaria di Ciconia, a cui abbiamo fatto una promessa, e poi allargheremo l’invito a tutte le scuole del territorio orvietano.

Vogliamo far scoprire Ada a più bambini possibile, sensibilizzandoli sull’importanza della scienza, dell’innovazione e del superamento degli stereotipi di genere. Giocando con noi, potranno avvicinarsi al mondo delle STEM in modo divertente e interattivo, imparando che la scienza non è solo numeri e formule, ma anche immaginazione, passione e libertà di pensare oltre i confini del possibile. E allora, rimbocchiamoci le maniche e apriamo le porte della scuola: chi vuole giocare con noi?

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