Al Palazzo del Capitano del Popolo giornata dedicata al progetto "Promesso…ci vediamo domani"

Giovedì 13 febbraio, nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo, si è svolta la giornata evento dell'IISACP dedicata al progetto di Educazione Civica "Promesso…ci vediamo domani" coordinato dalle professoresse Cristina Croce, Marella Pappalardo, moderatrice dell'evento, Silvia De Fabrizio e Roberta Giorgi e promosso dall'A.Ge. di Orvieto e dalla professoressa Francesca Compagnucci che ne ha curato tutte le sue fasi. Il progetto, articolato in più momenti, ha coinvolto le classi dei singoli plessi, a partire dal mese di gennaio, con incontri e lavori svolti dagli studenti che hanno potuto incontrare figure esperte sul tema della sicurezza stradale e sulle dipendenze.

Gli studenti di tutti gli indirizzi dell'IISACP hanno avuto la possibilità di discutere tematiche di grande rilevanza fra i giovani con il comandante della Polizia Stradale Massimiliano Bolli e con il sovrintendente capo Valeria Chicchiù, sostenuti dalle dottoresse Giulia Candelaresi e Marta Perotti, intervenuti tutti alla giornata, per portare la loro esperienza e mettere a disposizione la loro professionalità. Ha aperto i lavori la dirigente dell'IISACP, Cristiana Casaburo, che ha ricordato l'importanza della Scuola quale comunità educante nel tessuto sociale.

Hanno dato il loro prezioso contributo il dottor Alberto Romizi e il dottor Massimo Marchino, responsabile del Serd di Orvieto, che hanno affrontato il problema delle dipendenze dalle droghe, anche dalle cannabinoidi definite "leggere", e dei loro effetti psicofisici dal punto di vista clinico. Il momento più toccante e incisivo della mattinata è stato quello che ha visto protagonisti i ragazzi della Comunità Incontro di Amelia, di Don Gelmini, accompagnati dal responsabile Giampaolo Nicolasi.

 

Le loro testimonianze, le esperienze di chi ha dovuto combattere con la droga,  hanno toccato tutti i presenti, suscitando profonda commozione. Anche i ragazzi della Comunità Lahuen, accompagnati dalla psicoterapeuta Cheti della Fazia hanno portato la loro esperienza: la narrazione del loro travagliato vissuto, fatto di vuoti, assenze, perdita di dignità, ha letteralmente ammutolito gli studenti in sala che hanno colto tutto il dramma che c'è dietro a una storia di dipendenza.

Gli studenti dell'Indirizzo di Accoglienza Turistica e di Sala Bar dell'Istituto Alberghiero hanno gestito l'accoglienza e il coffee break sotto la guida del professor Nicola Giangiordano. A conclusione della giornata sono stati presentati i lavori dei ragazzi, a partire dai bozzetti per la locandina dell'evento della classe 4DLA guidata dalle professoresse Daniela Torsello, Silvia Valentini ed Elisabetta Sarpano, agli spot sul tema della sicurezza stradale degli studenti della professoressa Valentina Dalmonte.

 

Il professor Federico Petrangeli del Liceo Artistico "Livio Orazio Valentini" ha esposto il lavoro che, in qualità di tutor, ha svolto con i suoi studenti nell'ambito delle attività di Educazione Civica a cui si è aggiunto quello curato dalla professoressa Melania Catteruccia, una sorta di album di disegni che raffiguravano le molteplici forme di dipendenza.

Anche gli studenti dell'IPSIA, coordinati dal professor Maurizio Bagnoni e dalla professoressa Mariafrancesca Galletti, hanno proiettato, commentando e spiegando i dati, delle slide su statistiche relative alle dipendenze in Italia e sugli effetti sui giovani. L'Indirizzo di Manutenzione, con l'ausilio della professoressa Annalisa Bacciottini, ha realizzato un video che ha ricreato le sensazioni e gli effetti di chi è vittima delle dipendenze.

A conclusione dell'incontro, l'intervento di don Danilo Innocenzi ha richiamato l'attenzione sul tema dell'uomo come corpo, "soma" o meglio prigione "sema" dentro cui abita la nostra parte immortale ed eterna e che dobbiamo comunque proteggere da tutto ciò che distrugge l'uomo e la sua dignità.

La giornata è stata aperta e chiusa sulle note de "L'isola che non c'è" di Edoardo Bennato grazie alla regia di tutto l'evento del professor Pietro Vincenti, docente e tecnico dell'IISACP. La canzone è un messaggio di speranza per i ragazzi per sognare un'isola e un mondo migliore in cui non ci siano né ladri, né gendarmi, né guerre…

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