Il docufilm "Nell'anno di Giulia Farnese" chiude il V Centenario della morte della nobildonna del Rinascimento
Con l'annunciata proiezione del video-racconto "Nell’anno di Giulia Farnese", nel pomeriggio di sabato 1° febbraio, alLa Cascina – ex Scuderie Farnesiane, a Capodimonte, si sono concluse ufficialmente le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Giulia Farnese, detta “la Bella” (1524-2024), volute dall’Amministrazione Comunale e organizzati dalla ST Sinergie, con il contributo della Regione Lazio, il patrocinio del Ministero della Cultura e della Provincia di Viterbo e il sostegno di sponsor locali.
Il docufilm, realizzato da Project Tuscia e prodotto dalla ST Sinergie, in poco più di 20 minuti confeziona in modo raffinato ogni passaggio che ha scandito nel corso dell’anno appena trascorso le numerose iniziative messe in atto per rendere omaggio a una figura iconica del Cinquecento, quale è stata Giulia Farnese. Il sapiente montaggio alterna le interviste di quanti hanno partecipato attivamente agli eventi del Cinquecentenario a sequenze raccontate dalla voce di Francesca Proietti e interpretate da Gaia De Rossi, per ripercorrere la storia della bella dama rinascimentale e il suo forte legame con l’incantevole paese della Tuscia, che probabilmente le diede i natali e dove sicuramente trascorse buona parte della sua infanzia, fino al matrimonio all’età di 15 anni con Orsino Orsini e il successivo trasferimento a Roma. Distacco vissuto sempre con nostalgia, come ha rivelato il suo testamento datato 14 marzo 1524, in cui disponeva di voler essere sepolta nella tomba di famiglia sull’isola Bisentina, insieme ai propri antenati.
Una chiave di lettura che vuole avvalorare il profilo storico di Giulia Farnese, come conferma l’adesione a questa speciale ricorrenza della storica Patrizia Rosini, autrice del testo basato su documenti d’archivio “Giulia Farnese: storia di una vita”, pubblicato per l’occasione da Archeoares, della scrittrice Roberta Mezzabarba che con “Iulia Farnesia - Lettere da un'anima” e, soprattutto, con “I Quaderni della Tuscia” ha saputo coinvolgere i ragazzi delle scuole, spiegando loro l’importanza dell'identità del proprio territorio e del Maestro Marco Guglielmi, ideatore della medaglia celebrativa, sia bronzo sia in argento a tiratura limitata e del monumento dedicato a Giulia Farnese, temporaneamente installato nella centralissima piazza della Rocca.
Dall’iniziale pre-lancio del progetto alla Bit di Milano nel febbraio 2024 al lancio del filmato promozionale realizzato sempre da Project Tuscia e sceneggiato da Giovanni Proietti, passando per l’uscita del publiredazionale sulla rivista turistica “Dove”, il V centenario della morte di Giulia Farnese ha contribuito a dare un respiro nazionale a Capodimonte e al Viterbese, oltre a vivacizzare l’offerta culturale del delizioso paese sulle rive del Lago di Bolsena con l’installazione floreale di gigli, simbolo farnesiano, l’estemporanea di pittura, i cortei storici, il ciclo-tour amatoriale, il concerto del violinista Valentino Alessandrini in riva al lago, le escursioni sull’Isola Bisentina in collaborazione con Sofia Rovati, la finale regionale di Miss Italia dedicata a Giulia “la Bella”, impreziosita dagli abiti rinascimentali creati dalla stilista Ilaria Sforza Petrocochino, la mostra fotografica “I luoghi di Giulia” con gli scatti di Cristiano Morbidelli, il laboratorio per bambini tenuto da Fantasidea e infine le cartoline e l’annullo filatelico con Poste Italiane.
“Anche se con rammarico, siamo giunti all’epilogo delle celebrazioni dedicate alla leggendaria Giulia ‘la Bella’ – ha dichiarato Tiziana Lagrimino, responsabile organizzativo della ST Sinergie. In questo video è raccolto tutto ciò che il Comune ha voluto realizzare per questa storica ricorrenza. Va dato atto all’amministrazione di Capodimonte di aver creduto molto in questo progetto culturale, sostenendolo concretamente. Un gesto tutt’altro che scontato che dimostra che anche un piccolo territorio può andare oltre i propri confini”.
“E non ci fermeremo qui – ha proseguito il sindaco Mario Fanelli -, abbiamo già in cantiere progetti che non si possono ancora svelare, ma di cui beneficerà non solo la comunità capodimontana, ma l’intera provincia”. Al termine dell’evento, il primo cittadino ha consegnato un attestato di partecipazione a tutti i protagonisti delle diverse iniziative del Cinquecentenario. Infine, la presidente de “L’ago di Capodimonte” (associazione culturale di ricamo), Maria Ida Governatori, ha donato al Comune un pregiato ricamo che su sfondo giallo con filo blu ritrae lo skyline del paese sovrastato da una figura femminile, che rievoca naturalmente Giulia Farnese.
Comune di Capodimonte - ST Sinergie Srl