cultura

Torna alla Parrocchia di San Domenico il Breviario appartenuto a San Tommaso d'Aquino

mercoledì 29 gennaio 2025

Nel giorno della memoria liturgica di San Tommaso d'Aquino, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori e dottore della Chiesa, è tornato alla Parrocchia di San Domenico il Breviario che una lunga e consolidata tradizione vuole sia appartenuto allo stesso Santo, dimorante in città tra il 1261 ed il 1265, al tempo del Miracolo Eucaristico di Bolsena e della residenza di Papa Urbano IV in città. Fu lo stesso pontefice, nel 1264, ad estendere a tutta la Chiesa universale la Festa del Corpus Domini, incaricando proprio San Tommaso di redigere il relativo ufficio liturgico e l’inno eucaristico Pange Lingua.

Da secoli la Chiesa di San Domenico in Orvieto conserva degli oggetti che la tradizione vuole appartenuti proprio a San Tommaso, quali «la croce, il salterio, il berretto e la cattedra», preziose testimonianze lasciate dalla presenza secolare dell’Ordine dei Predicatori nella città di Orvieto: una presenza, quella dei Domenicani, terminata nell’anno 1912, con il successivo affidamento della chiesa e della parrocchia all’Ordine della Mercede fino all’anno 2018.

Nella mattinata di martedì 28 gennaio padre Efisio Schirru O. de Me., Provinciale della Provincia romana dell’Ordine della B.M.V. della Mercede, accompagnato dai confratelli padre Antonio Benedetto Pinna e padre Francesco Podda, ha riconsegnato a monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, il prezioso codice che la tradizione vuole essere appartenuto a San Tommaso, alla presenza di don Stefano Puri, parroco moderatore di San Domenico, di don Francesco Valentini, direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici e di Francesco Campagnani, archivista della Diocesi.

Nel pomeriggio, come annunciato, nella Chiesa di San Domenico, il presule ha presieduto la celebrazione eucaristica nella memoria del Santo aquinate: «grande è la responsabilità che abbiamo qui ad Orvieto nel custodire la memoria di San Tommaso d’Aquino, che nel cammino della sua vita spirituale è arrivato persino alla poesia, traducendo in versi il suo stupore eucaristico. Gli siamo grati anche per questo dono del Breviario, che il suo passaggio ha lasciato qui a Orvieto. A lui chiediamo la grazia di aiutarci a prendere sempre più confidenza con la parola di Dio, di capire che a tutti i livelli, ciascuno per la sua parte, si deve sempre saper stabilire la profonda alleanza tra la ragione e la fede, che si realizza solo attraverso la preghiera».

Don Stefano Puri, al termine della celebrazione, ha quindi ringraziato il vescovo per la sua presenza e per l’impegno nel ricondurre alla parrocchia di San Domenico il prezioso Breviario, che nel corso dei prossimi mesi verrà studiato e adeguatamente valorizzato.