cultura

"L'arte che unisce, la bellezza che rapisce". Pieno di consensi per la collettiva a Palazzo Bisenzi

lunedì 6 gennaio 2025

"Un raggio di sole in un momento storico segnato da una forte sottovalutazione e scarsa considerazione per la cultura e per le iniziative che la promuovono. Da questo punto di vista, sia le attività della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Parrano che quelle della Fondazione Bisenzi vanno salutate con grande soddisfazione e sostegno". Lo ha fatto domenica 5 gennaio il primo cittadino di Parrano, Valentino Filippetti nel portare i saluti dell'Amministrazione Comunale e i ringraziamenti per l'iniziativa al finissage dell'annunciata collettiva d'arte visiva inaugurata sabato 9 novembre che ha portato nelle prestigiose sale al primo piano di Palazzo Bisenzi le opere di sei artisti. 

Tre proposti dalla Bracci Gallery ovvero Michelino Iorizzo che si concentra sui ritratti femminili "scava nella materia pittorica e corrode la superficie lasciando emergere su ogni volto una patina di antico che lo lega al passato", Lee Hyun Sook, la cui ricerca dall'accento fortemente lirico richiama l'idea di una poesia del quotidiano, pur muovendosi secondo linee contraddittorie quando non dichiaratamente antitetiche, ed Ivan Karas, pittore dal percorso formativo impressionante culminato con una personale in Vaticano.

E tre proposti dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Parrano. Per la prima volta in pubblico le opere di Maria Cagiotti, dal tratto lineare e al tempo stesso onirico. E ancora quelle di Arìa Baglioni, in cui la mente che osserva e l'occhio pensante celebrano l'amore celato tra nascita e morte, l'eterno equilibrio tra gioia e dolore, e di Flavio Candelori, maestro della policromia comparata al suo linguaggio artistico, ricco di simboli più o meno celati. 

Nata dalla collaborazione virtuosa con l'Associazione "Palazzo Bisenzi", l'iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Orvieto e dal Comune di Parrano ed ha permesso di far dialogare linguaggi pittorici diversi in una cornice storica unica come l'immobile al civico 36 di Corso Cavour, già sede dell'ex Albergo delle Belle Arti, dove soggiornò anche Sigmund Freud, prima della sua chiusura a cavallo tra il 1915 e il 1918.

L'auspicio è che un simile gioiello torni ad aprire al pubblico le sue porte con maggiore frequenza, così come ribadito anche nel corso della breve conferenza finale coordinata da Roberto Todini, presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Parrano, alla quale hanno preso parte anche il professor David De Carolis, la gallerista Olivia Alexandra Bracci e Maria Antonietta Mazzei, presidente dell'Associazione "Palazzo Bisenzi".

Negli spazi espositivi risalenti al XVI secolo, oltre a variegati complementi artistici, i numerosi visitatori hanno potuto ammirare opere d'arte concettuale, naïf, futurista, astratta e cianotipia e, nel pomerigggio di domenica 15 dicembre, apprezzare l'esibizione del Coro De Asganauei, diretto dal Maestro Vittorio Tarparelli, esibitosi nel suo "bizzoso" repertorio. L'arte che unisce, la bellezza che rapisce.