"The feeling of jazz", concerto multimediale al Teatro del Carmine
Un'esibizione musicale con parole della durata di un'ora. Filo conduttore: il secolo, il XX°, il '900, il suo intrecciarsi con il divenire del jazz. Il concerto "The feeling of jazz" - in programma domenica 29, lunedì 30, martedì 31 dicembre e mercoledì 1° gennaio alle 17 al Teatro del Carmine di Orvieto, nei giorni della 31esima edizione di "Umbria Jazz Winter" - nel vero senso della parola, è costruito in un’alternanza tra brevi letture di testi cornice da parte di Guido Barlozzetti che ha ideato il percorso e poi l’interpretazione di Enzo Pietropaoli al contrabbasso e di Michele Rabbia alle percussioni.
Due grandi artisti, liberi di seguire il proprio estro ma anche di confrontarsi e prendere spunto magari dalle parole che li hanno preceduti. Le stazioni sono: il secolo, le origini, andata e ritorno tra Europa e America, la metropoli e l’ascensore (citazione di "Ascensore per il patibolo" di Louis Malle con colonna sonora di Miles Davis), Matisse, Mondrian e Basquiat e cioè i colori del jazz, il suono e l'immagine. Tutto contenuto tra un prologo e una conclusione, entrambe nel segno dell’angelo.
Nel primo caso quello di Paul Klee, l’Angelus Novus che tanto colpì Walter Benjamin che vi vide l’angelo della storia e la condizione di un secolo, il Novecento, sospeso tra le macerie e l’utopia. Nell’altro, l’angelo cadente di Anselm Kiefer che cade per rinascere. Ogni stazione del concerto è accompagnata da un montaggio di immagini a cura di Massimo Achilli che ha curato il progetto visivo complessivo. Il titolo riprende un concerto tenuto da John Coltrane e Duke Ellington.