cultura

Il Capodanno Orvietano si ritinge di Jazz

venerdì 27 dicembre 2024
di Pierfrancesco Sampaolo

Ed eccoci qui al consueto annuale ritorno post-natalizio della sfavillante Umbria Jazz, versione Winter che, per una manciata di giorni a cavallo di Capodanno, affolla Orvieto di migliaia di appassionati e dozzine di musicisti da diverse parti del mondo. Se questa manifestazione, ormai quasi 53enne, ha un pregio è quello di scovare sempre nuove proposte, progetti e artisti, anche senza fossilizzarsi troppo su quello che è puramente solo il jazz. Quello che assieme al Blues si può definire lo stile afro-americano per eccellenza e che ha dato praticamente i natali a gran parte della musica dell’ultimo secolo, ogni anno, grazie a festival come questo, fa sentire ancora il suo fermento e la sua vitalità.

Nico Gori, Ethan Iverson, Mwenso & The Shakes, Francesca Tandori ed Eleonora Strino, Emmet Cohen, Paolo Fresu, Ekep Nkwelle e gli Hot Gravel Eskimos sono solo alcuni dei nomi che si alterneranno nelle numerosissime location del Festival, tutte, come di consueto, sulla Rupe. Ma c’è spazio anche per i bambini con UJ4KIDS al Carmine, di pomeriggio, il tradizionale Gospel la notte di capodanno e gli immancabili Funk Off di Vicchio per le strade e alcuni concerti gratuiti di giovani emergenti. Insomma, un menù ricchissimo che sicuramente non deluderà le migliaia di avventori. Orvieto e dintorni è praticamente sold out in ogni albergo, B&B o pertugio in cui rifugiarsi, ristoratori e negozianti si stanno probabilmente godendo gli ultimi attimi di relativa quiete prima della tempesta, i preparativi del festival sono già in corso, è tutto pronto.

Quindi, nonostante l’inflazione che porta botteghini, e non solo, a prezzi sempre più alti e fa rimpiangere i 5/7 euro del biglietto di una dozzina di anni fa al Palazzo dei Sette dove la Cramst ti offriva anche un bicchier di vino, nonostante le guerre che tuonano tutte intorno e che contribuiscono a quanto sopra, nonostante che le persone non comprino più dischi con relative crisi editoriali e discografiche, nonostante che, purtroppo e senza colpa di nessuno, farsi un tour dei concerti (a pagamento) è diventato un appannaggio per pochi esosi cittadini, nonostante tutto questo, finalmente, almeno, c’è Umbria Jazz Winter che ogni anno, per qualche giorno, resiste e fa sembrare che tutto sia a posto.

Sul sito della manifestazione programma e costi: https://www.umbriajazz.it/programma/