cultura

"Fili di Luce", il Presepe in Patchwork dell'Unitre nella Chiesa di Sant'Andrea

giovedì 12 dicembre 2024

Domenica 15 dicembre, intorno alle 12.30 e comunque al termine della messa, come annunciato, verrà esposto nella Chiesa di Sant’Andrea, alla presenza del parroco, don Luca Conticelli, il presepe realizzato dal Laboratorio Unitre di Patchwork: "Fili di Luce". L’opera, inserita nel Circuito dei Presepi 2024 curato dal Comitato Cittadino dei Quartieri, sarà visibile fino a lunedì 6 gennaio.

 

Le Ragazze del Patchwork sono liete di annunciare la presenza di un pannello (136 x 79 cm), raffigurante una Natività di stoffa, nella Chiesa di Sant’Andrea. La docente del corso, Patrizia Menghi, fatto proprio il suggerimento del Maestro Riccardo Cambri, Presidente Unitre Orvieto, di partecipare alla manifestazione natalizia cittadina, ha stimolato con la sua straordinaria fantasia l’avvio di un lavoro corale, eseguito a più mani da tutte le allieve del corso di Patchwork dell’Anno Accademico 2024/25.

La costruzione del pannello è iniziata dal cielo immaginando una Notte Santa geometricamente costruita ma poetica nel digradare dei quadratini blu montati partendo dalle tinte più tenebrose per finire con il celeste chiaro di un’alba luminosa. Pensando al luogo dove è avvenuta la Nascita abbiamo alternato strisce nei colori caldi del deserto palestinese al verde delle oasi, così la base del nostro pannello era pronta. Ispirandoci al Tondo Doni di Michelangelo, al centro del pannello abbiamo inserito un cerchio, simbolo della perfezione divina in quanto privo di un inizio e di una fine, all’interno del quale una Sacra Famiglia abbracciata presenta al mondo il Nuovo Nato. La Natività è valorizzata da impunture dorate e luminose, “fili di luce” che risaltano sul nero dello sfondo.

Il tondo nero che racchiude la natività è stato ornato da tante foglie di agrifoglio, realizzate in feltro verde come protezione dalla perfidia dei demoni. L’agrifoglio secondo la tradizione popolare aveva anche proprietà di portafortuna e, durante l’oscurità invernale, le bacche rosse costituivano una promessa per il ritorno della luce e del calore. Una dorata stella cometa che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12.16) sarebbe apparsa durante il periodo della nascita di Gesù nel cielo di Betlemme, illumina il nostro firmamento con il suo scintillio.

Guardando il pannello, immaginiamo di sentire “Astro del Ciel” (uno dei più celebri canti natalizi) eseguito da un coro di bambini e la magia del Natale come ogni anno si rinnoverà e ci avvolgerà con il suo incanto. 

Astro del ciel, Pargol divin
Tu solo nato a parlare d’amor
Luce dona alle menti
Pace infondi nei cuor

Anna Rita Bellini