"Ricordi di Stoffa" a Palazzo dei Sette, in mostra le creazioni delle Ragazze del Patchwork
Hobby per alcuni, forma d’arte ecologica per altri. Un'antica tecnica artigianale, nota già agli Egizi, evolutasi in modalità d'espressione creativa, specialmente in Paesi come gli Stati Uniti d'America e l’Inghilterra. Sì, perché la pratica di cucire insieme frammenti di stoffa di diverse forme, colori e motivi per creare composizioni decorative unisce non solo estro e manualità, ma anche tradizione, innovazione e sostenibilità per dare nuova vita a materiali semplici, creando bellezza e significato. Qualcosa di unico e funzionale, cucendo pezzi, ritagli e avanzi di tessuto.
Testimonianza tangibile della capacità umana di trasformare l’ordinario in straordinario, vissuta così anche all'Università delle Tre Età di Orvieto che promuove il Laboratorio di Patchwork dall'Anno Accademico 2016/2017. Un'esperienza carica di soddisfazioni soprattutto per le protagoniste, le ribattezzate Ragazze del Patchwork, guidate dalla docente Patrizia Menghi, una fra le massime esperte del settore in Italia. Insieme hanno lavorato e insieme hanno selezionato le creazioni manuali più rappresentative della propria passione e della propria capacità.
Il risultato è "Ricordi di Stoffa", la mostra inaugurata nel pomeriggio di lunedì 9 dicembre nell'Atrio del Palazzo dei Sette dove resterà fruibile gratuitamente fino a domenica 15 dicembre, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, lasciando spazio in questa giornata conclusiva all'inaugurazione nella Chiesa di Sant'Andrea di "Fili di Luce", un pannello di 136 x 79 centimetri, raffigurante una Natività – geometricamente costruita ma poetica nel digradare dei quadratini blu montati partendo dalle tinte più tenebrose per finire con il celeste chiaro di un’alba luminosa – realizzata proprio con questa tecnica. La stessa impiegata per imbastire centrotavola, borse, tovagliette, cuscini ma anche trapunte, plaid, scaldapiedi a tema natalizio e originali ritratti, compreso quello del presidente dell'Unitre Riccardo Cambri.
A portare i saluti di quest'ultimo, Paolo Calistri e Fabrizia Mencarelli, rispettivamente tesoriere e direttrice dei corsi. Presente, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, l'assessore Alda Coppola che, nel complimentarsi con tutte le corsiste per l'ottima qualità degli elaborati, ha auspicato anche di insegnare i rudimenti di questa tecnica, opportunamente semplificata, anche ai più piccoli fino a farne un progetto pilota privilegiando quell'aspetto di condivisione, che emerge nei racconti, e al tempo stesso valorizzazione dei simboli del territorio.