cultura

"We all love Ennio Morricone", Orvieto too

domenica 1 dicembre 2024
di Livia Di Schino

"Io scrivo musica". Sono parole di Ennio Morricone. Così il suo genio si approcciava al momento creativo quando le sue note dovevano dialogare, intrecciarsi e aggiungere significato ad una produzione cinematografica. Non qualcosa che poteva essere frutto solo di una richiesta, di un regista, ma qualcosa che doveva nascere da un gioco, dall’entusiasmo, dallo studio di ciò che veniva scritto in uno spartito e poi prendere forma dal lavoro sinergico e coordinato di un’orchestra. Elementi che, essendo in qualche modo come l’amore per il Dolce Stil Novo, portano in atto ciò che è in potenza. Un’arte tutta da comporre e poi da portare in scena che Morricone ha voluto che non fosse asservita. No alle aspettative del pubblico. No alle mode del momento. E nemmeno alla territorialità. Qualcosa di universale.

Tra musica e parole, parti di documentari e quanto detto, letto ed immaginato hanno preso forma le pagine di "We all love Ennio Morricone" del manager Luigi Caiola, che prima di essere spettacolo è un libro (scritto con Federico Vergari). Nel pomeriggio di sabato 30 novembre, il Teatro Mancinelli di Orvieto ha prima trattenuto il fiato e poi, sprigionando l’emozione del dipanarsi dell’armonia divenuta storia, si è lasciato andare in calorosi applausi per l’esibizione, ma anche e soprattutto in memoria del grande maestro che ha saputo rendersi protagonista in innumerevoli generi compositivi, sino ad arrivare da Roma ad Hollywood, trovando riconoscimento anche nell’Oscar alla carriera. Riconoscimento consegnato da Clint Eastwoode.

E nel rivivere questo momento, nel rivedere quell’icona western di Sergio Leone con accanto Ennio Morricone, ecco far capolino prima nell’immaginazione e poi farsi spazio nell’esecuzione quel dialogo tra natura e musica strumentale. Richiamare alla memoria "Il buono, il brutto e il cattivo". Questo in un viaggio nella storia che, così come proposto da Luigi Caiola, può essere un momento di scoperta per i più giovani ma anche di rivisitazione per chi lo ha seguito nella sua carriera costellata di esperienze ed incontri straordinari. Come quello con i Metallica e "L'estasi dell’oro", accolto con particolare entusiasmo, ed un grandissimo applauso, dal pubblico.

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