cultura

"Il valore della bellezza con le ruote". Grandi protagonisti al convegno ACI sulle auto storiche

mercoledì 13 novembre 2024

"Il valore della bellezza con le ruote", un patrimonio storico, culturale ed economico che in Italia supera i 103 miliardi di euro e veicola un indotto (1,9 miliardi di spese per partecipare a eventi e manifestazioni) pari a un decimo di punto percentuale del Pil del Paese. Un patrimonio che può far gola anche alla malavita organizzata che prova a sfruttare i trasferimenti di proprietà di queste "vecchie signore" per operazioni di riciclaggio. Sono alcune delle informazioni emerse durante il convegno tenutosi nel contesto della serie "Incontri e dialoghi alla Scuola di Lingue Estere dell'Esercito" di Perugia nel Complesso di Santa Giuliana. 

Dopo i saluti del generale Pietro Romano, a relazionare sull'argomento sono stati Ruggero Campi, presidente di ACI Perugia, Stefano D'Amico, collezionista e storico dell'auto, Patrik Ullman, direttore della Fondazione Nicola Bulgari, e il tenente Francesco Tuccillo del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Terni. Prima degli interventi, moderati dalla giornalista Donatella Miliani, il generale Francesco Mazzotta, comandante regionale della Guardia di Finanza, ha colto l'occasione per sottolineare come il fenomeno del riciclaggio di denaro sporco sia un rischio sempre più diffuso e che le organizzazioni criminali cercano di raggiungere con tecniche sempre più raffinate in ambito finanziario.

Il generale ha poi ricordato anche come la Guardia di Finanza abbia una sua collezione di auto storiche e come la collaborazione con ACI per quanto riguarda la formazione alla guida delle Fiamme Gialle sia attiva ed efficace. "Le auto storiche – ha spiegato il presidente di ACI Perugia –rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale, sociale prima ancora che economico, da conservare e tramandare. Patrimonio che risponde a norme ben precise. Un'auto può essere definita di interesse storico e non semplicemente veicolo datato o vecchio, quando supera i vent'anni di immatricolazione e risponde a certi criteri che la possono far inserire ad esempio nella lista di salvaguardia. 

Ma quello che spinge il collezionista verso queste vecchie signore spesso è l'emozione che la loro presenza suscita nei nostri ricordi. Sono le auto che abbiamo sognato da ragazzi. Il loro valore economico? È dato ovviamente dal mercato. E da una richiesta che sta cambiando di pari passo con le nuove generazioni. Si sta erodendo purtroppo il numero di conoscitori di alcuni modelli antichi, basti pensare alle auto dell'anteguerra". Da una ricerca effettuata dalla Fondazione Caracciolo è emerso comunque che i collezionisti italiani (e i loro gioielli) si trovano principalmente al Sud (47%), il 35% invece è al Nord e solo il 18% al Centro.

Il valore complessivo di questo parco auto, come anticipato, supera i 103 miliardi di euro. Anche l'Umbria ha la sua fetta di collezionisti con un parco auto storiche che supera i 2 miliardi di euro. Ma il valore della bellezza con le ruote è emerso al convegno della SLEE,  è molto più ampio e comporta notevoli ricadute sul territorio, basti pensare ai raduni ma anche ai cortei e le gare che vedono protagoniste le auto storiche come la 1000 Miglia ad esempio. Un vero e proprio museo open-air itinerante.

 

Dalla giornata è quindi emerso che il quadro normativo in materia di veicoli storici risponde all'esigenza di tracciare una linea di demarcazione tra i mezzi che rappresentano un patrimonio culturale e storico, quindi meritevole di essere preservato, da quelli semplicemente datati dei quali è opportuno venga progressivamente limitata la circolazione per ragioni di tutela della sicurezza stradale e contenimento delle emissioni inquinanti. Per preservare questo patrimonio inoltre occorrono professionalità in grado di manutenere i veicoli d'epoca.

Figure che stanno però via via scomparendo: oggi tecnici, ingegneri meccanici e architetti vengono istruiti solo per lavorare sul futuro dell'auto e non sul passato. Ribadita, infine, la presenza di un indotto economico importante legato alle auto storiche e che quindi anche per questa ragione si tratta di un patrimonio che va curato, recuperato e tramandato.