cultura

"Giornate FAI d'Autunno", porte aperte a Palazzo Bisenzi e Palazzo Guidoni

venerdì 4 ottobre 2024
di Davide Pompei

Luoghi d’arte, storia e natura. Insoliti e curiosi. Poco conosciuti e valorizzati, alcuni solitamente inaccessibili. Sono 700 quelli che sabato 12 e domenica 13 ottobre apriranno al pubblico in 360 città, da Nord a Sud, grazie a 19 Direzioni Regionali, 133 Delegazioni, 115 Gruppi FAI, 95 Gruppi FAI Giovani, 13 Gruppi FAI Ponte tra Culture, 9.000 Apprendisti Ciceroni e migliaia di volontari del Fondo Ambiente Italiano attivi in ogni regione. È l'incanto delle Giornate FAI d'Autunno, il grande evento nazionale che costituisce non solo un’occasione per scoprire e godersi il patrimonio circostante, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione.

Il programma dell’edizione 2024 – una vastissima, variegata e curiosa mappa che illustra e racconta l’Italia, attraverso beni e paesaggi preziosi, tutti da scoprire nell'arco della due giorni di festa – è stato presentato giovedì 3 ottobre all’American Academy in Rome, uno dei luoghi che saranno aperti nell'atteso secondo weekend del mese, proponendo un itinerario alla scoperta del Gianicolo, che comprende anche il Giardino della Fontana dell’Acqua Paola, monumento decisamente noto di cui, tuttavia, in questa occasione si scoprirà l’altro lato, quello meno conosciuto, ovvero il giardino sul retro, con un portico che si apre in un sorprendente panorama su tutta Roma.

Una scelta simbolica, che rispecchia in pieno l’approccio del FAI, sostenuto da 320.000 iscritti, con 72 beni e 8,6 milioni di metri quadrati di beni paesaggistici tutelati, alla continua ricerca di luoghi e storie originali, o anche solo di punti di vista nuovi e diversi da cui guardare al patrimonio dell’Italia. Un viaggio che coinvolge i volontari dei Gruppi FAI Giovani insieme a tutti quelli della rete territoriale della Fondazione e agli "Apprendisti Ciceroni" delle scuole, portando a conoscere palazzi storici, ville, chiese e collezioni d’arte, ma anche laboratori artigiani, esempi di archeologia industriale e siti produttivi con un ventaglio di itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici.

E ancora speciali aperture dedicate alla sostenibilità e alla conoscenza della natura e del paesaggio per riscoprirne la meraviglia. "Il bello, la forza, l’originalità delle Giornate FAI d’Autunno – ha dichiarato il presidente nazionale del FAI, Marco Magnificoconsiste proprio nella straordinaria e inaspettata varietà delle scelte, nella sorpresa che sempre si rinnova di ciò che la nostra rete territoriale identifica per le aperture. Questo bello sta nella fantasia di una schiera di italiani civili ed energici che si mettono al servizio del patrimonio comune. Questo è il senso più profondo della 13esima edizione, un grande segnale di ottimismo, di vigore, di fratellanza civile di tanti cittadini per i loro concittadini".

Organizzate nell’ambito della campagna di raccolta fondi "Ottobre del FAI", ad Orvieto le Giornate FAI d’Autunno, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30, schiudono le porte di due gioielli di famiglie notabili situati lungo Corso Cavour. Al civico 36, Palazzo Bisenzi, che si sviluppa per un intero isolato, tra le perpendicolari Via de' Cartari e Via Michelangeli. La visita all'abitazione privata sarà circoscritta agli ambienti dell'ex Albergo delle Belle Arti – dove soggiornò anche Sigmund Freud, prima della chiusura nel 1915/18 – alla cappella di famiglia, al salone principale dove sono raffigurati alcuni soggetti allegorici, risalenti alla fine del XVIII, e allo studiolo.

Qui si conservano dipinti raffiguranti scene bibliche incastonate in particolari cornici in stucco. Quanto alla facciata esterna, presenta le tipiche caratteristiche sette-ottocentesche: portone bugnato, finestre con riquadri in pietra, androne e scala laterale. È evidente che l'attuale palazzo sia frutto di trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, fin dall'epoca medievale come testimoniato dall'affresco ritrovato all'interno di una nicchia raffigurante la crocefissione di Cristo, e dalla presenza di bifore in tufo nelle murature del giardino. Sono presenti interessanti decorazioni in stile tardo settecentesco oltre a quadri e soffitti dipinti.

Apprendisti Ciceroni e volontari del Gruppo FAI Orvieto guideranno la visita, all'occorrenza in inglese, anche al civico 173, dove sorge Palazzo Guidoni, oggi Morichetti, la cui datazione si colloca successivamente al 1567. Parte del vasto corpus dei palazzi progettati da Ippolito Scalza, nel 1805 l'immobile divenne proprietà dei Ferrioli – commercianti di origini campane, divenuti a Orvieto possessori di una fabbrica di maccheroni e, in seguito, proprietari terrieri – che fecero ornare l'ampio salone del Piano Nobile ad Andrea Galeotti. Ispirandosi ai programmi decorativi secenteschi delle grandi dimore romane, il pittore realizzò una copia del dipinto "Il Carro dell'Aurora".

Alle pareti finte lesene con nicchie che ospitano figure della mitologia classica e lunette con paesaggi. L'eccezionale qualità delle sontuose pitture si distingue per l'uso di colori nuovi come il rosso, le specchiature in finto marmo, il chiaroscuro e la prospettiva. La facciata è caratterizzata da tre assi di finestre e tre livelli. Se la fascia marcapiano del Piano Nobile è decorata con il motivo delle onde, il cornicione presenta mensole. Le finestre del pianterreno sono incorniciate da valve di conchiglia nei timpani triangolari e richiamano quelle di Palazzo Clementini. Il portale è decorato da bugnato piatto, lesene con mensole e una mensola sulla chiave di volta sormontata dal terrazzino.

Ad ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione a contributo libero. Per partecipare, ogni 30-40 minuti, non è richiesta la prenotazione. In caso di particolare affluenza l'ingresso potrebbe non essere garantito. Alle Giornate FAI d'Autunno partecipano gli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico e dell'Istituto d'Istruzione Superiore Artistico Classico e Professionale di Orvieto. Preziosa la disponibilità e la collaborazione dei proprietari delle residenze private: la Famiglia Macioti Giberti per Palazzo Bisenzi e le signore Luisa e Tiziana Morichetti per Palazzo Guidoni.

Per ulteriori informazioni:
https://fondoambiente.it/

Dopo il Palazzo dell'Opera del Duomo "I Sabati del Merletto" approdano a Palazzo Bisenzi