cultura

Monsignor Sigismondi firma la prefazione del libro "La divisa e il saio. Gianfranco Maria Chiti (1921-2004)"

mercoledì 4 settembre 2024

È fresco di stampa "La divisa e il saio. Gianfranco Maria Chiti (1921-2004)", nuovo libro sulla figura dell'uomo che è stato per vocazione prima militare, chiudendo la carriera col grado di generale, quindi consacrato nei frati cappuccini. A scriverlo Antoine Haddad, frate minore cappuccino dal 1989 e sacerdote dal 1998, autore di diversi volumi e articoli che attualmente, svolge il ruolo di assistente del postulatore generale dell’Ordine, presso la Curia Generale di Roma.

Monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, firma la prefazione del libro edito da Ares. “Questa pubblicazione – scrive – tratteggia, in modo accurato, la figura del venerabile Gianfranco Maria Chiti, la cui parabola esistenziale è iniziata da fante e si è conclusa come frate cappuccino”.

Da soldato, durante la Seconda Guerra Mondiale ha combattuto al fronte, vissuto le vicende della Repubblica Sociale Italiana, conosciuto la sofferenza dei campi di concentramento e dell’epurazione. Riammesso nell’Esercito, per l’umanità sempre dimostrata da ufficiale nei confronti di partigiani ed ebrei, è stato ufficiale comandante per generazioni di nuove leve. Da sacerdote è stato confessore e predicatore richiestissimo, divenendo anche cappellano dei “suoi” granatieri di Sardegna. Ricordiamo, poi, che ha restaurato il Convento dei Cappuccini di Orvieto, città dove svolgerà un intenso apostolato. Lo scorso 24 gennaio, la Chiesa lo ha dichiarato venerabile, spianando la via verso la beatificazione.

“Come dimostrano le sue virtù eroiche, ha manifestato – prosegue monsignor Sigismondi – diversi aspetti della ‘fantasia della santità’ […]. Egli, ‘ricco d’eroica fermezza cristiana e patriottica’, non ha esitato di passare dalla caserma al convento, dalla tuta mimetica al saio, dal cinturone al cordone, dal basco al cappuccio, dagli anfibi ai sandali”. Ed ancora: “È passato dal dare l’Attenti al saluto di Pace e Bene … dal dare ordini a fare obbedienza”.

Dalle pagine del libro emerge come Padre Chiti abbia vissuto tutta la sua vita senza cedimenti, svolto ogni servizio con grande passione, sempre fedele agli impegni presi e attento al rispetto e alla promozione dell’altro. Un uomo di mite fermezza e libero da ogni ideologia.