cultura

Diciotto artisti trasformano Poggio delle Corti ne "Il Paese delle Porte Dipinte"

martedì 3 settembre 2024
di D.P.

"In un immaginario piccolo paese dell’Italia Centrale, l’energica Tecla dà vita a un originale progetto collettivo: gli abitanti dovranno proporre il soggetto di un dipinto che due pittori realizzeranno sulla porta della loro casa, affacciata sul borgo antico. La scelta di cosa rappresentare fornisce l’occasione per narrare tredici storie diverse e intrecciate. Ne nasce così l’affresco di un’umanità che, attraverso i dipinti, rivive l’infanzia dei propri giochi, la gioventù degli amori svaniti, gli errori commessi, le delusioni, i sogni e le speranze di una nuova vita".

C'è tutto questo al centro delle 142 pagine de "Il Paese delle Porte Dipinte", sesto titolo letterario di Anna Martellotti, matematica di formazione e già docente dell'Università degli Studi di Perugia. Pubblicato un mese fa da Progetto Cultura, il romanzo ha ispirato un'analoga iniziativa a cura dell'Associazione di Promozione Sociale "Poggio delle Corti" e con il patrocinio del Comune di Perugia. Lunedì 2 settembre, nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, la presentazione della singolare esecuzione artistica nata dall'idea di Isabella Maggi Berretta.

Maestra d’arte con un passato di grafica pubblicitaria, quest'ultima ha coordinato l’attività di diciotto artisti – Valeria Andreani, Camillo Baldeschi, Giuliana Baldoni, Giuliano Belloni, Corrado Belluomo, Piero Bonciarelli, Stefano Chiacchella, Simona Costa, Massimo Fusco, Marina Liberati, Angelo Miorelli, Lello Negozio, Giovanni Perna, Francesco Quintaliani, Antonio Renzini, Franco Susta, Andreina Vannuzzi e Ivana Vitali – che hanno aderito con entusiasmo al progetto utilizzando come tele per le proprie opere le porte del piccolo castello di poggio.

Di questo non restano che poche case coloniche intorno alla chiesa parrocchiale. Poche le notizie che si hanno di questo castello situato nel contado di Porta Santa Susanna, a circa 15 chilometri da Perugia, lungo la strada che collega il capoluogo di regione con Città delle Pieve. La sfida per gli artisti, agevolati nel loro lavoro dall'associazione, è stata quella di cogliere le peculiarità della vita di paese passata e presente, improntata alla semplicità delle relazioni che, di fatto, ha sempre contraddistinto la comunità locale, ma al tempo stesso ne ha esaltato le qualità.

Diciotto anche i soci fondatori – una settantina, ad oggi, in tutto – dell'Aps "Poggio delle Corti" presieduta da Francesca Goretti e costituita nel 2023 per la maggior parte da residenti. Obiettivi: valorizzare, promuovere e tutelare il paese e il suo territorio con particolare riguardo al patrimonio storico, artistico, ambientale e naturale, alle tradizioni locali, alla ricerca culturale, alla diffusione della pratica sportiva tesa al miglioramento di stili di vita e relazioni sociali. Il tutto tramite attività culturali, artistiche e sociali, la prima delle quali è proprio questa partita circa un anno fa, nel segno dell'aggregazione sociale e culturale.

In occasione delle celebrazioni di Sant’Egidio, patrono della chiesa parrocchiale, sabato 7 settembre alle 18.45 verrà consegnato il progetto alle autorità comunali con l'intervento dei pittori, che alle 18 guideranno la visita itinerante, e dell'autrice del romanzo che alle 16.30, un'ora dopo la messa, dialogherà con lo scrittore Mirco Porzi con interventi musicali del Coro "Senti Qua" accompagnato da Maurizio Vignaroli e Michela Seppoloni. Per agevolare lo svolgimento dell'evento il borgo verrà chiuso al traffico ed è stato predisposto un servizio navetta dal parcheggio di San Martino dei Colli che dista circa un chilometro. 



Alle 19.30 la chiusura delle attività con possibilità di ristoro. Se il progetto contribuisce al recupero di una realtà territoriale grazie ad un’iniziativa di quantità e qualità, il romanzo-affresco che prende spunto dal vero progetto, per cui una proprietaria di seconda casa, dà vita ad un'iniziativa collettiva nel piccolo paese di Montelapino, di quelle tredici storie, frutto di fantasia, solo cinque sono ispirate a porte – archetipo letterario che simboleggia sia l’apertura che la chiusura, prestandosi perfettamente alla scrittura – effettivamente istoriate a Poggio delle Corti.

"Il Paese delle Porte Dipinte" sorge in Liguria, a Valloria, borgo a 14 chilometri da Imperia che conta appena 42 abitanti e 144 porte dipinte di case, stalle, magazzini e cantine. Qualcosa di simile, ora c'è anche in Umbria. “Un progetto di grande grazia – ha sottolineato la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandirappresentativo di valori fondamentali. La porta è simbolo di difesa, ma anche dell’arte del saper accogliere. Un evento come questo che vede le porte di un borgo dipinte per raffigurare le nostre radici è d'auspicio a vedere crescere i nostri luoghi, senza chiusure”.