"Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano". I risultati dei primi due mesi della nuova campagna di scavo
Prosegue la campagna di scavo al Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, che anche quest’anno continua a rivelare gli eccezionali tesori dell’epoca etrusca e romana dal “Santuario Ritrovato”. Lo scavo negli anni precedenti aveva già portato alla luce il deposito votivo con oltre venti statue in bronzo e centinaia di offerte votive; i risultati sono già stati al centro di numerosi progetti di recupero e valorizzazione, tra cui la mostra "Gli dèi ritornano. I Bronzi di San Casciano" che è stata esposta a Roma e a Napoli, e dalla prossima settimana anche a Reggio Calabria. Le campagne di scavo continuano tuttavia a rivelare tesori celati.
La campagna di scavi 2024 è tuttora in corso, ma sta già dando preziosi risultati. Nella serata di venerdì 2 agosto, in Piazza della Repubblica sono stati presentati i risultati delle prime sei settimane di lavori presso il Santuario Ritrovato. Studentesse e studenti, responsabili di area, direttrici e direttori hanno dato voce al racconto delle tante novità dello scavo prima della pausa estiva.
Con i lavori di queste settimane l’area di scavo è stata ingrandita e il gruppo di lavoro ha ospitato partecipanti provenienti da 19 università in tutto il mondo, tra cui alcuni nuovi arrivi e altri graditi ritorni. Il gruppo ha lavorato in aree diverse, pompando via l’acqua durante gli scavi e trovando frammenti di intonaco che restituiscono i colori originari del santuario (presumibilmente giallo e rosso); inoltre è stato compreso il sistema di canalizzazione delle vasche. La stratificazione di argilla unico sottostante alla vasca, e la presenza di poche rocce, fa pensare che quest’area fosse stata originariamente un ambiente lacustre.
I ritrovamenti durante gli scavi sono stati come al solito numerosi: sono stati rinvenuti degli oggetti di vita quotidiana del santuario, tra cui lucerne, unguentari, bronzetti e simboli di frequentazioni della vasca. Sono stati trovati moltissimi incensieri, unguenti, medicine e lampade decorate, presumibilmente testimonianze dell’utilizzo del Santuario per riti notturni. I reperti estratti dagli scavi a livello di conservazione sono ottimi, dopo essere rimasti per circa duemila anni tra acqua e argilla.
Accanto alle nuove scoperte, la serata è anche stata l’occasione per ripercorrere i primi due mesi di campagna di scavo, ascoltando le aspettative della comunità e i racconti di chi per scavare a San Casciano è arrivato da molto lontano. Studentesse e studenti provenienti da Olanda, Spagna, Stati Uniti e tanti altri paesi, hanno raccontato la loro vita quotidiana al cantiere: dalla sveglia di buon mattino per approfittare delle poche ore di fresco fino alla vita serale nell’accampamento tra la scuola e il campo sportivo. Tutti hanno condiviso l’importanza di un’esperienza di questo tipo, che oltre a permettere di lavorare in un sito così importante dal punto di vista archeologico, dà anche l’opportunità di vivere a stretto contatto con la comunità di San Casciano dei Bagni, con tutte le bellezze che un piccolo paese della Toscana del sud ha da offrire.
“I nostri bronzi, con i tanti tesori ritrovati nel Bagno Grande, sono già stati esposti al Quirinale e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e saranno ulteriormente esposti al Museo Nazionale di Reggio Calabria insieme ai bronzi di Riace" commenta la sindaca Agnese Carletti. "Ma - assicura - torneranno qui a San Casciano, dove proseguono i lavori per la realizzazione del museo, a opera del Ministero della Cultura e per la realizzazione dell’hub di ricerca universitaria internazionale da parte dell’Università per gli Stranieri di Siena. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato anche quest’anno alla campagna di scavo, alle ragazze ai ragazzi delle università che in questi mesi hanno contribuito a realizzare questi importanti progetti".
"Quest’anno abbiamo voluto raccogliere le voci dei protagonisti delle ricerche, attraverso un diario di scavo. – ha dichiarato Jacopo Tabolli, coordinatore scientifico del progetto – Abbiamo voluto condividere il racconto quotidiano dell’esperienza di vita e di lavoro di sei settimane in cantiere. Persone provenienti da tutto il mondo hanno creato una commistione linguistica e culturale, lavorando a stretto contatto con la comunità di San Casciano, unendo generazioni e sensibilità diverse.”
"Lavorare allo scavo è bello, importante e complicato" il commento del direttore Emanuele Mariotti. "Arrivati al quinto anno - dice - lo scavo si amplia e si arricchisce di nuove strutture. Non dobbiamo infatti pensare solo in termini di museo, ma anche al parco archeologico e termale: questo sito sta crescendo, brulicando di persone e di archeologi al lavoro. Quest’anno è stato straordinario per i gruppi e le persone che hanno lavorato, in termini di spirito di squadra, condivisione e accoglienza".
Lo scavo ha raggiunto ormai un’estensione di oltre 400mq, raggiungendo una profondità dal piano di campagna in alcuni punti di oltre quattro metri. Lo scavo è in concessione al Comune di San Casciano dei Bagni con decreto della Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della Cultura n.759 del 13 giugno 2022. Alla base dello scavo è la collaborazione tra il Comune, guidato dalla Sindaca Agnese Carletti, la Sopraintendenza di Arezzo Siena e Grosseto, diretta da Gabriele Nannetti, e l’Università per Stranieri di Siena, con il Rettore Tomaso Montanari. La direzione di scavo è affidata dal Comune al dott. Emanuele Mariotti; il coordinamento scientifico è dell’Università per Stranieri di Siena, con il centro CADMO (centro di Archeologia per le Diversità e le Mobilità Preromane), diretto dal prof. Jacopo Tabolli. La direzione scientifica è condivisa con la dr.ssa Ada Salvi della Soprintendenza, cui pertiene anche la tutela diretta del sito e dei materiali.
Proprio le eccezionali scoperte emerse nel corso delle campagne di scavi degli ultimi anni saranno al centro della mostra "Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano" che verrà inaugurata lunedì 5 agosto alle 10 al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Giunta alla sua terza tappa, dopo il grande successo di pubblico riscontrato a Roma al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli, i bronzi di San Casciano dei Bagni arriveranno così in Calabria, per una mostra che sarà visitabile fino al 12 gennaio 2025. L’esposizione, curata dal Direttore generale Musei Massimo Osanna e da Jacopo Tabolli, professore dell’Università per Stranieri di Siena, presenta le straordinarie scoperte effettuate fino alle campagne di scavi del 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.