cultura

Arte e Fede, a "ONE. Orvieto Notti d'Estate" Paolo Zucca svela il suo "Vangelo secondo Maria"

lunedì 15 luglio 2024
di Davide Pompei

Come Pier Paolo Pasolini ha cercato Gerusalemme tra i sassi di Matera, Paolo Zucca ha evocato Nazareth nella sua Sardegna. Ha voluto evitare "l'Ikea stereotipata della messa in scena biblica", consapevole del fatto che la Galilea di duemila anni fa, in realtà, "era un posto verdeggiante e non desertico come il Marocco, tutto polvere e palme, che immaginiamo". Per la direzione della fotografia del suo "Vangelo secondo Maria" ha voluto Simone D'Arcangelo, lo stesso del folgorante "Re Granchio" che, con "Su Re" e "Piccolo Corpo", irrobustisce il filone di quel grande progetto di cinema italiano contemporaneo legato alla riscoperta e preservazione del territorio e della lingua.

"Quella sarda – ha spiegato il regista, nato a Cagliari nel 1972 – ci ha aiutato molto nell'evocazione dell'antichità. Le voci diffuse delle lavandaie, ad esempio, hanno costituito una sorta di coro greco richiamando un mondo ancestrale e pastorale non troppo diverso da quello della vecchia Israele. Tombe pre-nuragiche di cinquemila anni fa, terme romane, monumenti di epoca diversa ed elementi vegetali presenti, come improbabili fichi d'India, ma anche volti presi in prestito dalla campagna rispondono ad una volontà artistica, archeologica e antropologica precisa, quella di avvicinarsi all'antico evocandolo, piuttosto che ad una fedele ricostruzione storica e filologica".

Sul grande schermo Maria ha il volto armonico di Benedetta Porcaroli, Giuseppe invece la barba saggia di Alessandro Gassman. Sono loro i protagonisti dell'intensa pellicola che, come annunciato, è stata proiettata nella serata di venerdì 12 luglio nel Giardino dei Lettori della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" nell'ambito della sesta edizione di "ONE. Orvieto Notti d'Estate" per iniziativa del Festival Internazionale d'Arte e Fede, in versione diffusa ed estiva. Ad accompagnare la proiezione, i saluti del direttore artistico, Alessandro Lardani, e della vicepresidente dell'Associazione Culturale "Cantiere Orvieto", Emanuela Leonardi.

Nel dialogare con il critico cinematografico Valentino Saccà, il regista ha speso parole di apprezzamento per i suoi interpreti. "Due professionisti" ha detto. "Ho imparato molto da loro. Gassman è una persona molto generosa, nella vita e sul lavoro. Da sportivo e amante della natura, si è trovato a suo agio in luoghi disabitati, lontani dalla città, e non si è mai lamentato del caldo. Nella mia agognata ricerca dell'antichità, l'ho seguito in maniera ossessiva, imponendogli pochi movimenti ed è stato bravo nel lasciarsi guidare. Porcaroli è molto giovane, ma lavora da quando aveva quindici anni. Sul set ha un atteggiamento e un'ironia molto romane. Si lamenta, sbuffa.

Quando si grida 'Azione!', però, si trasforma in un soldato scelto ed è pronta veramente a tutto. Lavorando tanto, inoltre, ha intuito, senso pratico e, da artigiana del mestiere, propone una serie di piccoli, preziosi accorgimenti che agevolano le inquadrature". Quanto al film che racconta Maria non più come spettatrice, ma come coraggiosa artefice della propria esistenza, restituendole la sua condizione pienamente umana, arriva a quarant'anni dall'uscita dell'omonimo libro di Barbara Alberti. "È stata lei a propormi di farne un film e il primo progetto in questo senso risale al 2009, ma non era il momento storico giusto. Negli ultimi anni, lo abbiamo ripreso in mano con delle importanti variazioni.

Il libro, infatti, si conclude con la decisione di Maria di abortire. Nel film non è così. Nell'ambiente ecclesiastico questa pellicola è stato ben accolta. Su L'Osservatore Romano è stata pubblicata una bella recensione di una suora che mi ha mandato anche una lettera privata in cui si complimenta con me per aver arricchito il punto di vista della figura della Madonna, un personaggio così forte che assume anche uno sguardo autentico ed originale". Un'anti-narrazione mariana in cerca di una Maria più "vera" e più compiuta che, a giudicare dagli applausi, ha convinto anche i numerosi presenti. Fruttuosa, riuscita e replicabile la collaborazione nel segno della sintonia tra soggetti ed enti organizzatori.

Foto: Cristiano Castaldi