cultura

Cippo del Cardinale Cesare Guerrieri Gonzaga a Buonviaggio, una testimonianza da salvare

sabato 29 giugno 2024
di Raffaele Davanzo 

Al bivio di Buonviaggio, cioè dove inizia il percorso a tornanti che scende ad Orvieto, sono ancora visibili, molto degradati e in un ambiente di piante infestanti, i resti di un cippo dedicatorio intestato al Cardinale Cesare Guerrieri Gonzaga, il promotore della costruzione dei due nuovi accessi ad Orvieto: quello appunto con i tornanti da Buonviaggio fino a Porta Maggiore e a Porta Romana, e anche il percorso sul lato opposto, cioè dall'attuale Piazza Caen fino alla futura stazione, col curvone in corrispondenza delle Conce e con la Porta Cassia oggi scomparsa.



Tutte e due le nuove porte furono realizzate come accessi trionfali in città nel 1822, quindi sotto il governo del Cardinale. Due percorsi con minore acclività dei precedenti, e che li sostituivano totalmente: quelli della ripida Via della Cava verso Ovest (per Viterbo e Roma) e quello delle Piagge verso Est (Firenze e Perugia). Guerrieri Gonzaga poté agire come Tesoriere Generale della Camera Apostolica (Ministro della Finanze) e poi come Presidente della Congregazione del Censo (Ministro dei Lavori Pubblici). Morì nel 1832. A Buonviaggio quella lapide, ultimo relitto di un'edicola monumentale e documentale (da moneo e doceo!) molto rappresentativa del progresso nell'ingegneria stradale di allora, sta miseramente scomparendo. 

CAESARI GVERRIERIO GONZAGAES.R.E.CARD.
QVOD
VIAM NOVAM AD SVBVRBANVM 
GENTIS GVALTERIAE
FINITIMOSQUE PAGOS
SVA IMPENSA STERNENDAM CVRAVERIT
HENRICVS ET LVDOVICVS DE GVALTERIS MARCI AVVNCVLI AMANTISSIMI MVNIFICENTIAM AD SERVANDAM
H.T.P.P. 
[Hunc Titulum Posuerunt Pecunia (sua)]
MDCCCXXII 

L'iniziativa dell'apposizione della lapide fu quindi di Enrico e Ludovico (o Luigi) Gualterio, molto legati al nonno Marco, e che per conservare memoria della generosità del Cardinale Guerrieri Gonzaga posero a proprie spese quella lapide. Il motivo è chiaro nelle prime linee dell'epigrafe: la dedica è al Cardinale della Santa Chiesa Romana (quindi come "Ministro") Cesare Guerrieri Gonzaga, perché per sua iniziativa aveva curato la realizzazione della nuova strada verso i beni suburbani della famiglia Gualterio e i vicini villaggi. Quindi una famiglia nobile volle interpretare un lavoro pubblico anche come una sorta di favore a se stessa per meglio accedere al proprio patrimonio. Il disegno urbanistico territoriale pensato e realizzato da Guerrieri Gonzaga è ancora quello efficente oggi! Fu completato con l'ingresso monumentale in Piazza Sant'Andrea con l'arco Trionfale sull'allora Piazza Madama (Via Garibaldi) in occasione della visita di Pio IX nel settembre 1857. Architetto Virgilio Vespignani, fratello del Vescovo. Il cippo è una testimonianza assolutamente da salvare!