cultura

È la notte del 29esimo Corteo delle Dame "Nicoletta De Angelis"

venerdì 31 maggio 2024
di D.P.

È tutto pronto sulla Rupe per la 29esima edizione del Corteo delle Dame che dal 2022 porta il nome della sua ideatrice, Nicoletta De Angelis. Si tratta della quarta sfilata in notturna che venerdì 30 maggio, per il terzo anno, vedrà esibirsi in Piazza Duomo il rinato Gruppo Sbandieratori dell'Associazione "Lea Pacini". A sfilare, dalle 21 in poi, saranno oltre 130 figuranti rischiarate dalla luce tremolante e suggestiva delle fiaccole. Attesa qualche variazione nell'ordine di uscita dei costumi, riorganizzato nel 2022 secondo l'appartenenza a famiglie nobiliari, anziché ai quartieri. 

"Dame e nobili che vediamo sfilare in questo Corteo – spiegano dall'Associazione 'Lea Pacini' – rappresentano le principali casate che durante il Medioevo risiedevano in Orvieto e nel territorio su cui il Comune aveva giurisdizione. Erano famiglie potenti, alcune delle quali si sono imposte militarmente e politicamente per alcuni secoli. La città di Orvieto dalla metà del secolo XIII alla metà del successivo raggiunse il massimo del potere politico ed economico". Uno storico del '500 enumera le casate del periodo fissando in Orvieto 32 famiglie e altre 15 nei territori sottomessi al Comune.

Prime dinastie degne di nota quella dei Monaldeschi, Guelfi, e dei Filippeschi, Ghibellini, ma anche Della Greca, Alberici, Della Terza e poi i Montemarte, Conti di Corbara, i Ranieri, i Marsciano, i Medici, i Farnese imparentati con gli Orsini e i Colonna. E ancora gli Avveduti, i Bisenzi, signori di Capodimonte e Bisenzio, gli Alviano, i Baschi e gli Aldobrandeschi. Tra le famiglie nobili che dovevano riconoscere l'autorità del Comune anche i Santa Fiora, i Manenti Conti di Chianciano, i Visconti di Campiglia, i Bovacciani, i Rocchigiani, i Vitozzi, i Mazzocchi.

Quanto alla sfilata 2024 occhi puntati sul nuovo costume da dama, presentato in anteprima al Museo Emilio Greco e realizzato interamente a mano in quattro mesi da dodici allievi del biennio specialistico di Costume per lo Spettacolo della Scuola di Scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, con la quale è stata sottoscritta una convenzione per l'implementazione di nuovi costumi, nel rispetto della memoria dell'ideatrice del Corteo delle Dame.

Nuovo anche il costume dei tamburini creato a partire dai disegni realizzati dagli studenti del Liceo Artistico "Livio Orazio Valentini" di Orvieto, guidati dal professor Davide De Carolis, rispondendo alla volontà di avere costumi per chiarine e tamburi con cromaticità più coerenti al rosso e blu, i colori dell'associazione. A realizzarlo Diego Anselmi, nuovo capo sarto della sartoria interna composta da un gruppo di volontarie che garantiscono la cura e l'uscita di costumi e accessori.

Nessuna novità, invece, sul percorso. Dame e damigelle, infatti, faranno la loro uscita dalla Porta Carraia dell'ex Caserma Piave per attraversare Piazza Cahen, Corso Cavour, Piazza della Repubblica, Via Garibaldi, Piazza Ranieri, Via Loggia dei Mercanti, Via della Commenda, Via Filippeschi e di nuovo Piazza della Repubblica, Corso Cavour, Via Duomo e Piazza Duomo per poi entrare in Cattedrale e, dopo la benedizione, uscire dalla porta centrale, schierarsi sul sagrato, assistere allo spettacolo di fuoco medievale del Gruppo "Mercenari d'Oriente" di Ancona – previsti spettacoli itinerati anche alle 18 in Piazza Fracassini, alle 18.45 in Piazza della Repubblica e alle 19.30 in Largo Barzini – e fare rientro verso Piazza Cahen, sul lato sinistro lungo gli ingressi delle abitazioni fino alle scalette, quindi Via Roma dalla prima porta dell'ex Caserma.