"Riscoprire l'ultimo Bonaventura (1273-1274)". 70esimo Convegno del Centro Studi Bonaventuriani

Ricorre quest'anno il 750esimo anniversario dalla morte di San Bonaventura da Bagnoregio. Per l’occasione, il Centro Studi Bonaventuriani di Bagnoregio, con il 70esimo Convegno, che si apre venerdì 24 maggio, intende ripercorre gli ultimi due anni della vita del Santo Bagnorese, argomento poco trattato dagli storici e dai filosofi.
Il Convegno, dal titolo "Riscoprire l’ultimo Bonaventura (1273-1274)", avrà inizio alle 16, all’Auditorium Taborra di Bagnoregio e, dopo i saluti alle autorità e al pubblico presente da parte del presidente del Centro Studi Bonaventuriani, Letterio Mauro, del sindaco Luca Profili e del vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza, consentirà di riscoprire un trattato fondamentale per la figura e le opere del francescano.
Ovvero "La filosofia di San Bonaventura" di Etienne Gilson, edito la prima volta cento anni orsono in Francia, un’opera rilevante che ha portato alla luce la complessità del pensiero filosofico del settimo Ministro Generale dell’Ordine francescano. Il Convegno terminerà domenica 26 maggio.
Quest’anno, per andare incontro alle aspirazioni dei fondatori del Centro Studi Bonaventuriani, nella mattinata di venerdì 24 maggio, i professori Andrea Di Maio e Carmelo Pandolfi, membri del Comitato Scientifico del CSB, incontreranno due classi dell’Istituto Tecnico Agrario, guidati dalla dirigente scolastica Paola Adami e dal professor Marcello Morleschi, per due lezioni sulla vita e le opere di San Bonaventura, con l’intento di divulgare e far conoscere ai giovani la figura, le opere e il pensiero del grande bagnorese.

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